Le associazioni ambientaliste di Viareggio hanno inutilmente atteso risposta alla richiesta di nullaosta per una recinzione protettiva di una parte dell'area dunale della riserva della Lecciona per la tutela del Fratino. La richiesta era di installare dei pali collegati da un sottile filo di materiale sintetico con dei cartelli informativi per garantire un luogo sicuro a questo piccolo uccelletto minacciato d'estinzione durante la difficile fase di deposizione e allevamento della prole. Questo tipo di segnaletica è già presente nell’area di marina di Vecchiano.
Questa iniziativa aveva sia il consenso del Parco di Migliarino/San Rossore/Massaciuccoli, che del Centro Ornitologico Toscana (COT): “ma, evidentemente – dicono le associazioni ambientaliste Lipu, WWF alta Versilia, Legambiente Versilia e Amici della Terra Versilia – questa iniziativa non ha l’approvazione del sindaco, visto che ha avocato a sé la pratica chiudendola in un cassetto. Alle associazioni non è stato concesso di conoscerne le motivazioni visto che anche la loro richiesta di appuntamento con il primo cittadino di Viareggio è stata chiusa nello stesso cassetto.”
L’importanza di tale proposta è anche quella di fare conoscere ai cittadini e ai frequentatori della Lecciona la bellezza e l’importanza degli ambienti dunali, spesso sottovalutati e soffocati dagli stabilimenti balneari ma che, in un area di riserva come la Lecciona, hanno ancora la
possibilità di essere pienamente apprezzati.
Le associazioni concludono dicendo: “La recinzione avrebbe avuto un carattere stagionale con lo scopo di guidare i fruitori del mare attraverso sentieri prestabiliti senza ostacolare la sosta e il transito sulla battigia. È quindi difficile da comprendere il silenzio dell’ufficio del sindaco di Viareggio alla richiesta firmata da Amici della Terra Versilia, Legambiente Versilia, LIPU e WWF Alta Toscana oramai il 9 maggio.”