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Scritto da Redazione
Forte dei Marmi
04 Settembre 2024

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Sabato 7 settembre 2024 alle ore 18.00 verrà inaugurata la mostra personale "I colori di Antibrote" dell'artista digitale ferrarese Florence Antibrote Brandalesi e contestualmente presentato il libro " I colori di Antibrote" a cura di Silvia Landi, con interventi di Lodovico Gierut, Vittorio Guidi, Silvia Landi e Giacomo Mozzi. La mostra rimarrà visitabile fino al 20 settembre 2024. L'arte digitale in Italia si sta sempre più diffondendo e Florence Antibrote Brandalesi ne è un'esponente a tutti gli effetti. Fonte d'ispirazione per le sue opere d'arte sono gli stimoli esterni. Viaggi in molti paesi per lavoro e fatti del passato che vengono uniti e collegati in opere uniche in un'esposizione artistica coinvolgente ed interessante. La mostra personale "I colori di Antibrote", infatti, ha origine proprio al museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi durante l'evento Incontemporanea 2023, dove Florence Antibrote Brandalesi ha presentato una sua opera; il critico d'arte Lodovico Gierut ha visionato il lavoro dell'artista e, insieme a Silvia Landi, Vittorio Guidi e Giacomo Mozzi, hanno accolto l'idea di realizzare una mostra personale. Un'idea che si concretizzerà il 7 settembre 2024.

La curatrice della mostra e del libro "I colori di Antibrote" Silvia Landi afferma: "Ogni opera è condivisione delle emozioni, le ambientazioni sono intrise di un vissuto interiore, il tutto è fissato dal colore per amplificare e immortalare i messaggi contenuti. L'insieme dei colori in un particolare movimento cromatico rende i soggetti rappresentati unici e l'effetto lucido della stampa accresce il prestigio di ogni lavoro che immette sul mercato.

Capacità tecnica e una sviluppata fantasia sono le armi con cui affronta il quotidiano, che le ha consentito d'imporsi nel mondo dell'arte, ma non solo, il carattere determinato che la sprona a mettersi in gioco e affrontare le avversità le ha consentito di creare una firma attraverso l'arte digitale." 

Il critico d'arte e giornalista Lodovico Gierut commenta le opere di Florence Antibrote Brandalesi: "I colori di Antibrote", tale è il titolo di questa personale, suffragata tra l'altro da una lineare pubblicazione firmata da Silvia Landi, è lo spaccato di una personalità diretta ed equilibrata che con l'uso di tecnologie attuali riesce a presentarci lo specchio di emozioni, sensazioni, riflessioni e non solo. Ecco così che si viene ad esplicare un viaggio non fine a se stesso ma lineare, pur diversificato finanche verso l'ignoto. Il percorso ottimamente presentato ne "I colori di Antibrote" talvolta conduce l'osservatore in universi inquieti ma al contestualmente affascinanti, nei quali più volte assistiamo all'unione del blu con un rosso invadente, quasi pieno, che porta il pensiero oltre il tempo.


Il giornalista Giacomo Mozzi vuole sottolineare un aspetto significativo di questa pubblicazione e del lavoro di Florence Antibrote Brandalesi: "Leggendo il libro" I colori di Antibrote", soprattutto la parte dedicata alle conversazioni tra Silvia Landi e l'artista, si riesce a comprendere e capire come nasce e si sviluppa l'idea di creare una mostra d'arte. Cercare di comprendere e capire cosa ci sia alla base della creazione di opere digitali, come della sensibilità e l'espressione di ogni artista non risulta semplice se non si prova ad immedesimarci in esso. In questo caso la decisione di pubblicare le conversazioni avvenute tra Florence Antibrote Brandalesi e Silvia Landi aiuta a comprendere e a dare un senso alle opere che vengono scoperte in un secondo momento dal lettore. Un processo che spesso viene lasciato ad una critica tecnica, che solo gli addetti ai lavori possono comprendere, ma che in questo caso viene posta in fondo al libro, proprio per dare più spazio a quel rapporto umano di collaborazione e sintonia che si è creato tra la curatrice e l'artista." 


Florence Antibrote Brandalesi nasce il 25 aprile 1975 a Copparo in provincia di Ferrara e trascorre l'infanzia in un antico convento, riadattato ad abitazione, collegato al complesso della tenuta di Zenzalino, dichiarato patrimonio UNESCO dal 1999. Il suo percorso artistico deriva da un impegno lavorativo creativo al fianco del marito per la società ENI in giro per il mondo che dura 15 anni. Antibrote in questi anni ha prodotto materiale fotografico e video in tutto il mondo ottenendo numerosi riconoscimenti.
Utilizza software specializzati per modificare le figure piane in un'opera formata da centinaia di layers e gli inserti ricavati dalla fotografia di partenza sono rivisti attraverso calcoli matematici.
La profondità è creata durante la rotazione degli inserti con lo scopo d'imprimere un effetto tridimensionale all'opera stampata. Il risultato ottenuto le concede di confermarsi come firma nel mondo del mercato contemporaneo dell'arte per una tecnica unica nel suo genere.

Dal 2016 si dedica a realizzare una serie di opere d'arte digitali che vengono presentate totalmente nel libro a lei dedicato e 14 di queste verranno esposte al museo Ugo Guidi e al Logos Hotel per la prima volta in una mostra personale. 


L'appuntamento è quindi per sabato 7 settembre 2024 alle ore 18.00 al museo Ugo Guidi in via Matteo Civitali 33, per poi proseguire la visita delle opere al Logos Hotel in via Mazzini 153, dove seguirà un piccolo rinfresco. La mostra sarà visitabile su appuntamento al museo Ugo Guidi e liberamente al Logos Hotel fino al 20 settembre 2024.

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