Migliaia di persone che cantano, ballano, si divertono e si emozionano sulla distesa verde del parco di Palazzo Mediceo, nel segno della passione per la musica e della voglia di stare insieme. Anche quest'anno il Seravezza Blues Festival ha raggiunto il suo intento. Più che nei numeri – le presenze complessive stimate superano quota 13 mila – il vero successo è da ricercare nella comprovata capacità di aver intercettato e coinvolto un pubblico trasversale grazie a una proposta artistica di livello, curata da Giovanni Grasso.
"In tutte le serate si è respirata quell'atmosfera piena di gioia e spirito aggregativo che caratterizza i grandi festival europei: generazioni diverse si sono incontrate tra loro e hanno condiviso un'esperienza che va oltre la visione tradizionale del classico concerto", afferma Luigi Grasso, che coordina l'organizzazione generale del Festival.
Ne è la riprova lo show-evento degli Incognito, che lunedì sera – nell'unica data toscana del loro tour europeo – hanno incantato il pubblico presente con una performance strepitosa, attingendo al loro ricchissimo repertorio di acid-jazz, genere di cui sono stati i pionieri.
Il concerto della band inglese è stato il miglior epilogo possibile di un'edizione lunga una settimana, cominciata con l'omaggio ai Blues Brothers (sia con le 3 serate di proiezioni di film all'interno della rassegna "Il cinema del Diavolo", sia con l'intervista di Roberto De Ponti a Paolo Kessisoglu) prima di lasciare spazio alla musica dal vivo, con la finale del contest "Road to Seravezza Blues" vinta dai Road Lights e con le elettrizzanti esibizioni di Bob Malone (sabato) e Selwyn Birchwood (domenica).
"Ad ogni edizione le presenze aumentano e ciò ci riempie di soddisfazione, ma a noi non interessa la continua caccia al record. Abbiamo un pubblico fidelizzato, che ci segue con calore. Quest'anno abbiamo registrato un incremento notevole di spettatori provenienti da altre regioni: significa che il Seravezza Blues Festival, lanciato nel 2015 come evento locale, sta assumendo una dimensione sempre più nazionale, senza comunque snaturare mai la sua identità", aggiunge Grasso.
"È stato un Festival soddisfacente e gratificante sotto ogni aspetto. Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per renderlo possibile e in particolare il sindaco Lorenzo Alessandrini per la fiducia e il sostegno che ci rinnova ogni anno", rimarca Giuseppe Campatelli, presidente dell'associazione Alexandre Mattei.
Il Villaggio del Blues, un'area espositiva di 3mila metri quadri curata dall'architetto Francesco Del Greco, ha rappresentato anche quest'anno un valore aggiunto per la manifestazione, nonché un significativo veicolo promozionale per gli stand eno-gastronomici e musicali presenti.
Come nelle edizioni passate, il ricavato dalla vendita del merchandising ufficiale dell'evento e dalle donazioni volontarie dei partecipanti verrà devoluto in favore di progetti di beneficenza sul territorio. Quest'anno, nello specifico, la cifra accumulata sarà destinata alla Fondazione Monasterio Ospedale OPA cardiologico di Massa e servirà per contribuire all'acquisto di un ecografo tascabile.
Il Seravezza Blues Festival è un evento dell'associazione culturale Alexandre Mattei prodotto da The Hive Project, in partenariato con il Comune di Seravezza e il contributo della Fondazione Terre Medicee. È inoltre sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Banca BCC.
