È il BORGO DELLA SFORTUNA | Non si può nemmeno pronunciare il suo nome: chi lo visita sfida la sorte

Il borgo più sfortunato d'Italia, ecco qual è - lagazzettadiviareggio.it (Foto pexels)
Gli impavidi hanno già organizzato una gita in questo borgo per sfidare la sorte: chi ci va, deve acquistare l’amuleto contro il malocchio.
L’Italia è un paese ricco di storia, arte, cultura e tradizione: ogni città è caratterizzata da testimonianza che raccontano la bellezza dello Stivale e i luoghi più suggestivi sono proprio alcuni piccoli borghi.
Da Nord a Sud, infatti, il Bel Paese è contraddistinto da piccole comunità diventate famose in tutto il mondo per leggende, miti, edifici storici e architettonici che attirano ogni anno turisti provenienti anche da oltreoceano.
Oltre a questi piccoli borghi che trasudano arte e cultura, ce ne sono tanti altri che si portano dietro leggende e narrazioni che si tramandano da secoli.
È il caso del borgo più sfortunato d’Italia, quello che anche i suoi abitanti si rifiutano di nominare per non attirare la cattiva sorte: qui i turisti ci vanno per sfidare il malocchio, ma non vanno via se non acquistano l’amuleto magico.
La cattiva sorte permea questo borgo
In Italia esistono borghi fantasma dove non vi sono più abitanti, ma è la natura a fare da padrona. Qui, nonostante l’assenza di persone, sono rimaste intatte testimonianze del passato che per i turisti di tutto il mondo rappresentano attrazioni imperdibili. Nel nostro Paese esiste anche il borgo più sfortunato, quello che, secondo le leggende risalenti agli anni Quaranta, ha conquistato questa nomea in seguito alla predizione di un medico che scatenò una vera strage.
Si narra, inoltre, che proprio in questo posto abitato oggi da 1000 anime che ancora si rifiutano di pronunciare il suo nome per paura di attirare la sfortuna, in passato avvenisse la trasformazione di alcune persone in lupi mannari durante le notti di luna piena. Così, si racconta, questi uomini riuscivano a mettersi in contatto con le streghe.
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Cosa vedere nel borgo più sfortunato
Il borgo più sfortunato è Colobraro, in Basilicata. Qui gli abitanti che vi sono rimasti hanno deciso di sfruttare la sua nomea per dar vita ad una forma di turismo alternativo in grado di attirare curiosi da tutta Italia. Situato a più di 600 metri di altezza sul
Preappennino Lucano, la cittadina più sfortunata dello Stivale vanta anche tantissime attrazioni: la Cappella di San Rocco e la fontana in Piazza Garibaldi sono gioielli architettonici imperdibili, mentre la tradizione culinaria di questo paesino rimane impressa in tutti coloro che lo visitano.
Colobraro, inoltre, è famoso anche per uno degli eventi che si rifanno proprio alla sua nomina di “borgo più sfortunato d’Italia”: qui si affronta il malocchio con una serie di rappresentazioni teatrali itineranti e folkloristiche che hanno attratto turisti da ogni parte del Paese. Ognuno di loro, pronto a sfidare la cattiva sorte, non lascia mai il paesino senza aver acquistato il cingijok, un amuleto artigianale che protegge dal malocchio.