Bonifici bancari, non li mandare mai più così: sono diventati pericolosissimi | Ti ritrovi il conto vuoto

I rischi dietro ai bonifici - lagazzettadiviareggio.it
I bonifici, il nuovo strumento delle truffe moderne: si rischia di perdere soldi senza nemmeno accorgersene.
Avere un conto corrente o una carta di credito/debito è ormai indispensabile. Oltre a custodire il denaro in sicurezza, possiamo fare acquisti online, pagare con un click e inviare soldi ovunque.
I bonifici rientrano tra queste comodità: li usiamo per ricevere lo stipendio, pagare fatture e inviare denaro. Insomma, un sistema pratico e veloce. Ma come ogni strumento finanziario, nasconde insidie.
Oggi, però, è più facile cadere in una truffa online che in una tradizionale. Phishing, clonazione di carte e falsi enti bancari sono solo alcune delle tecniche più diffuse. E ora, nel panorama delle frodi, entrano in gioco anche i bonifici.
La truffa del bonifico: perché oggi è un pericolo reale
I bonifici, di per sé, non sono pericolosi – questo lo dobbiamo dire. Il problema nasce quando vengono usati per raggiri ben studiati, come nel caso degli e-commerce esteri truffaldini. Sempre più siti chiedono pagamenti anticipati tramite bonifico per merce che non arriverà mai. Una volta inviato il denaro, il venditore sparisce nel nulla e recuperarlo diventa un’impresa.
Questi siti, spesso pubblicizzati sui social, inducono le vittime a pagare con metodi non tracciabili o non reversibili, come il bonifico istantaneo. Il problema? Una volta inviato, il denaro non può essere ripreso. E se il conto è estero, la possibilità di recuperarlo sfiora lo zero.
Il vero nodo della questione è che, con l’appoggio dell’UE, le banche hanno reso i bonifici istantanei gratuiti o comunque con lo stesso costo di quelli ordinari, che impiegano 24/48 ore. Da un lato, è un vantaggio per chi ha bisogno di inviare soldi velocemente. Dall’altro, questi bonifici non sono revocabili. Quindi, se si cade in una truffa, l’errore può costare caro. E qui sorge spontanea una domanda: le banche rimborsano in questi casi? Dipende.

Bonifici truffa: la banca rimborsa?
Per legge, la banca è tenuta a rimborsare una frode solo se il cliente dimostra di non avere ‘colpe’. Se si segnala subito il problema e si dimostra di non aver agito in modo negligente, le possibilità di recuperare il denaro aumentano. Ma se la banca dimostra che hai condiviso i tuoi dati con leggerezza (ad esempio rispondendo a un’email di phishing), potrebbe negare il rimborso.
Nel caso di bonifico istantaneo verso un sito truffa, però, il discorso cambia. Una volta inviato, il denaro arriva subito al destinatario e non si può bloccare. Cosa si può fare in questi casi? La prima cosa è segnalare immediata alla banca: alcune offrono una procedura di richiamo in caso di frode accertata, ma funziona solo se i soldi non sono stati già prelevati o trasferiti. Poi, denunciare alla Polizia Postale: se il truffatore è individuabile, le autorità possono tentare di bloccare il conto. Infine, la legge europea prevede il rimborso solo se la transazione non è stata autorizzata dall’utente (ad esempio, nel caso di un furto credenziali).
Morale della storia? Se si cade in una truffa con un bonifico istantaneo, le speranze di recuperare i soldi sono poche. Per questo è fondamentale fare attenzione prima di pagare, analizzare bene quando viene chiesto un metodo di pagamento mediante bonifico – specialmente se istantaneo – e verificare sempre l’affidabilità del venditore.