Agenzia delle entrate, ufficiale la rottamazione totale delle cartelle | Non gli paghi più un euro d’interesse
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Addio debiti nel 2025: torna la rottamazione - lagazzettadiviareggio.it
La rottamazione delle cartelle entra in una nuova fase decisiva per molti contribuenti: cosa sta accadendo e quali sono le decisioni ad oggi.
Nel 2025, la speranza torna a illuminare chi ha perso il treno della rottamazione quater. Questa misura, introdotta nel 2023, aveva come obiettivo quello di agevolare i contribuenti nel saldare debiti fiscali e contributivi affidati all’Agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Era un’opportunità ghiotta: la possibilità di estinguere i debiti senza pagare sanzioni, interessi di mora e aggio. Un vantaggio notevole, soprattutto per chi si trova già in difficoltà.
Tuttavia, non tutti sono riusciti a cogliere questa occasione, spesso a causa di rate elevate e scadenze troppo ravvicinate. Molti potrebbero aver rinunciato, pensando che chissà, in futuro, sarebbero arrivate ulteriori agevolazioni. Purtroppo, il 2024 non ha riservato sorprese positive, ma ora, qualcosa sta per cambiare, e in meglio.
Rottamazione: addio debiti nel 2025
Questa nuova apertura rappresenta una boccata d’ossigeno per migliaia di contribuenti che non hanno potuto rispettare le scadenze precedenti. Uno dei principali problemi della rottamazione quater era la rigidità delle prime due rate, che spesso risultavano troppo elevate e ravvicinate, creando difficoltà non indifferenti a moltissimi contribuenti. Ma ora, il nuovo piano di dilazione potrebbe rendere più accessibile la regolarizzazione della propria posizione fiscale.
Ecco cosa prevede questa nuova fase della rottamazione:
- possibilità di scegliere un’unica soluzione da saldare entro il 31 luglio 2025;
- pagamento rateale: le prime due rate da versare entro il 31 luglio e il 30 novembre 2025, ciascuna pari al 10% dell’importo totale. Le rate successive seguiranno le scadenze della rottamazione quater originale (28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno);
- a partire dal 1° agosto 2025, eventuali somme ancora dovute saranno soggette a un interesse legale del 2%.
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Rottamazione quinquies: ma a che punto siamo?
Il governo, attraverso il decreto Milleproroghe, sta valutando una possibile riapertura della rottamazione quater con modifiche annesse. L’emendamento in discussione non solo permetterebbe di riammettere chi è decaduto dal piano di dilazione, ma anche di estendere l’agevolazione ai debiti iscritti a ruolo e notificati entro il 31 dicembre 2023. Questo permetterebbe di saldare i debiti solo nella loro quota capitale, eliminando sanzioni, interessi di mora e aggio.
In aggiunta, il Decreto Milleproroghe prevede che i contribuenti decaduti dalla Rottamazione Quater al 31 dicembre 2024 possano essere riammessi, presentando una nuova richiesta di adesione entro il 30 aprile 2025. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicherà l’importo definitivo delle somme dovute e le scadenze delle rate entro il 30 giugno 2025.
Nel frattempo, il progetto della rottamazione quinquies, che avrebbe dovuto introdurre un piano ancora più flessibile e vantaggioso, è stato momentaneamente accantonato. Le difficoltà nel reperire coperture finanziarie adeguate hanno ostacolato la sua approvazione immediata, ma la speranza, come sappiamo, è l’ultima a morire.