Addio tasse per il periodo estivo, ora si che si parla di vere vacanze | Te le levano tutte quando fa caldo

Addio tasse, solo vacanze: lo slittamento dei debiti in autunno - lagazzettadiviareggio.it
D’estate si pensa solo alle vacanze, le tasse possono aspettare settembre (se non a ottobre): cosa prevede il cambiamento del concordato.
Le tasse non vanno mai in vacanza, o meglio, non ci sono mai andate. Basti pensare all’IMU, che vede la sua scadenza dell’acconto il 16 giugno. Senza dimenticare la famigerata TARI, che molti Comuni prevedono una delle rate proprio ad agosto, anche se le scadenze variano a seconda del Comune di residenza.
Insomma, nel momento in cui famiglie e lavoratori vorrebbero concedersi un momento di relax, a pesare sul bilancio finanziario ci sono le tasse, quelle che sembrano attendere i periodi migliori per far capolino, come quando arriva la quattordicesima o le persone hanno messo da parte risparmi per l’estate.
E se si è in P.iva o si ha un’impresa? La situazione peggiora. i contribuenti devono fare i conti con una raffica di adempimenti e versamenti da rispettare entro il fatidico 20 agosto. Una corsa contro il tempo che, tra dichiarazioni dei redditi, acconti Irap e Ires, non lascia spazio per il relax. Ma le tasse possono aspettare, mentre il tempo che dedichiamo alla nostra famiglia e al nostro tempo libero no. Per questo, anche loro devono andare in vacanza.
Stop alle tasse in estate
Sempre tornando alle scadenze fiscali, l’attuale calendario prevede infatti una breve sospensione degli adempimenti tra il 1° e il 20 agosto. Ma attenzione: questo non significa che i pagamenti vengano rinviati. Al contrario, entro il 20 agosto si devono saldare tutte le scadenze accumulate, in un’unica soluzione, spesso appesantita da maggiorazioni per chi sceglie di pagare in ritardo. Un sistema che negli anni ha sollevato numerose critiche da parte di professionisti e imprese, costretti a lavorare a pieno ritmo mentre tutti gli altri sono in ferie. Tuttavia, questa situazione sembra non reggere ancora a lungo.

Basta tasse nel periodo estivo: una svolta epocale
Potrebbe esserci una novità all’orizzonte. Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha avanzato una proposta che, se accolta, potrebbe rivoluzionare il calendario fiscale estivo. Niente più scadenze ad agosto, ma un vero e proprio stop fino al 31 del mese. Tutti i pagamenti slitterebbero al 16 settembre, senza oneri aggiuntivi per i contribuenti. Una richiesta che punta a rendere più razionale la gestione delle imposte e che, al momento, è al vaglio del governo.
Non solo: tra le proposte c’è anche quella di far coincidere il termine per aderire al concordato preventivo biennale con la scadenza per la dichiarazione dei redditi, spostandolo dal 31 luglio al 31 ottobre. Questo darebbe più tempo sia ai contribuenti che ai loro consulenti per valutare l’adesione in maniera più ponderata, evitando la sovrapposizione con altre scadenze fiscali già impegnative.
Per ora, si tratta solo di una proposta, ma se venisse accolta, cambierebbe radicalmente il rapporto tra fisco e contribuenti nel periodo estivo. Sarà il governo a decidere se concedere finalmente una tregua fiscale ad agosto o se, anche quest’anno, le tasse continueranno a non andare in vacanza.