Addio quattro stagioni, scordatevi la fioritura in primavera e le foglie gialle in autunno: si passa a questi due periodi | È ufficiale

Albero estate e inverno

Addio quattro stagioni - lagazzettadiviareggio.it

“Non ci sono più le quattro stagioni”, diventerà realtà? Il cambiamento climatico è vicino e potrebbe stravolgere anche le stagionalità.

Quante volte abbiamo sentito – o detto – che ormai le quattro stagioni non esistono più? Probabilmente tante, ma dietro questo luogo comune c’è molto più di una semplice impressione.

A riportare il tema al centro dell’attenzione sono le continue alluvioni che ogni anno colpiscono il nostro Paese e le estati sempre più torride, segnate da siccità che mettono a rischio i raccolti e la salute delle persone. Un estremo generalizzato: troppa acqua, troppa siccità – troppo di tutto.

Anche chi non è esperto di clima può accorgersene. Il riscaldamento globale sta trasformando profondamente il clima italiano: le temperature medie sono aumentate di oltre 1,5°C rispetto al secolo scorso e continueranno a salire nei prossimi decenni. E le stagioni? Il cambiamento è ormai dietro l’angolo.

Quattro stagioni? Presto un dolce ricordo

Se un tempo primavera e autunno segnavano passaggi graduali tra caldo e freddo, oggi sembrano ridursi a parentesi sempre più brevi e instabili. L’autunno, con le sue piogge leggere e temperature miti, lascia sempre più spazio a fenomeni violenti: nubifragi improvvisi e sbalzi termici bruschi. E poi la primavera, un tempo dolce e fiorita, ad oggi viene spesso sorpassata da un caldo precoce che ci porta direttamente all’estate.

Ma anche l’inverno è cambiato. Le nevicate, che un tempo erano abbondanti in molte regioni, stanno diventando sempre più rare, mentre giornate insolitamente calde fanno sembrare gennaio un mese di mezza stagione. Fin qui tutto noto. Ma dove arriveremo? Se le proiezioni si confermeranno, ne prossimi anni potremmo abituarci a un’Italia con solo due stagioni, ma non proprio ‘agiate’. Cerchiamo di capire meglio.

Termometro temperatura climatica
Le conseguenze future del cambiamento climatico – lagazzettadiviareggio.it

Addio mezze stagioni: un pronostico oggi realtà

Gli scienziati sono abbastanza chiari su questo punto: se il cambiamento climatico non rallenterà, il rischio è proprio quello. Il nostro clima potrebbe trasformarsi in un ciclo fatto solo di lunghi periodi di caldo e siccità alternati a piogge torrenziali e fenomeni estremi.

Un modello climatico che esiste già altrove, ad esempio in Indonesia, dove le stagioni intermedie non esistono.

L’Indonesia è un Paese dal clima tropicale, che alterna solo due periodi distinti durante l’anno. La stagione secca, che va da maggio a ottobre, è caratterizzata da poche piogge, temperature elevate e un’umidità più contenuta. Questo è il momento migliore per visitare le isole, grazie alle giornate soleggiate e ai mari calmi, perfetti per chi ama il mare e le immersioni.

Da novembre ad aprile, invece, arriva la stagione delle piogge, con precipitazioni abbondanti e temporali improvvisi. L’aria si fa più umida e il caldo diventa opprimente, anche se non piove sempre e ci sono comunque momenti di sole. La vegetazione esplode in tutta la sua rigogliosità, i fiumi si ingrossano e il paesaggio assume un aspetto più selvaggio. In alcune zone, come Bali o Giava, il maltempo è più intermittente, mentre in altre, come il Kalimantan o la Papua, le piogge possono essere persistenti e rendere più difficili gli spostamenti.

Per l’Italia sarebbe un cambiamento epocale, ma l’Indonesia dimostra che tutto è una questione di abitudine. Certo, se amiamo così tanto le quattro stagioni, una soluzione ci sarebbe: ridurre l’effetto serra. Facile a dirsi, molto più difficile a farsi.