Spese condominiali, c’è un modo per farle pagare agli altri: è tutto legale | Ti odieranno ma non cacci un euro
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Condominio- Foto di Quentin Ecrepont da Pexels-LaGazzettadiViareggio.it
Per risparmiare sulle tasse condominiali si possono applicare dei trucchi segreti senza violare la legge: ecco come evitare pagamenti indesiderati quando si tratta di condominio.
Chi vive in condominio sa bene quanto pesino sul bilancio familiare le spese relative a questa condizione: le spese condominiali rappresentano un vero e proprio impegno finanziario.
Spesso ci si trova a dover fare i conti con quote arretrate per lavori di manutenzione straordinaria o con grandi somme a cui far fronte anche per chi ha deciso di non corrispondere la sua parte.
Esistono regole precise che stabiliscono i limiti entro cui queste spese possono essere richieste, e che determinano anche chi è effettivamente obbligato a pagarle. Non è raro trovarsi, infatti, nella posizione di dover pagare spese accumulatesi prima dell’acquisto di un immobile.
In alcuni casi la legge offre alcuni strumenti legali per proteggere i condomini da pagamenti ingiusti, ma anche per far gravare il peso dei debiti su altri. Ma come funziona esattamente?
Spese condominiali: entro quanto tempo va saldato il debito
Le spese condominiali si dividono in due grandi categorie: le spese ordinarie e le spese straordinarie. Nel primo casi si tratta di spese che hanno a che fare con la gestione quotidiana del condominio, come la pulizia delle scale o la manutenzione di ascensori e luci. Le spese straordinarie, invece, sono legate a interventi più invasivi come la ristrutturazione della facciata o la riparazione del tetto. Per le spese ordinarie, la legge concede cinque anni di tempo per il recupero delle somme dovute, mentre per quelle straordinarie il termine si allunga fino a dieci anni.
I limiti sono stabiliti dall’articolo 2948 del codice civile, ma bisogna precisare che esistono modi per “interrompere” questa prescrizione. L’invio di una lettera raccomandata o la notifica di un decreto ingiuntivo resetta il conteggio del tempo, facendo ripartire il termine di prescrizione da zero.
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Acquisto di un nuovo immobile: chi deve pagare le spese condominiali arretrate?
Ci si trova sempre più spesso nelle condizioni di aver acquistato un immobile che presenta debiti condominiali preesistenti. Secondo la legge, sia il vecchio che il nuovo proprietario sono responsabili per le spese non saldate negli anni precedenti. L’amministratore del condominio può, quindi, chiedere il pagamento delle somme arretrate al compratore, anche se il debito risale a un periodo precedente all’acquisto.
Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale controllare che nel rogito siano chiaramente specificate eventuali spese condominiali non saldate. Se il debito non è stato pagato dal precedente proprietario, è possibile, però, che siano gli altri condomini a dover coprire la parte di debito non saldata. La ripartizione di quanto dovuto avviene in base alle tabelle millesimali. Si tratta delle quote che determinano la partecipazione di ciascun condomino alle spese comuni.