Aria condizionata, scatta il divieto nell’auto: devi morire di freddo | Non puoi più accenderla

Aria condizionata in automobile

Aria condizionata in automobile- Foto di UMA media da Pexels-LaGazzettadiViareggio.it

Il Codice della Strada parla chiaro a proposito dell’accensione dell’aria condizionata in auto: ecco in quali casi si rischia di ricevere una multa particolarmente salata per riscaldarsi o rinfrescarsi.

Quando si va incontro all’estate le temperature elevate spingono ad accendere l’aria condizionata in auto: per molti automobilisti diventa necessario viaggiare combattendo l’afa all’interno dell’abitacolo.

Guidare sotto il sole cocente senza una fonte di refrigerio può diventare insostenibile: la soluzione più pratica e veloce risulta quella di mantenere il climatizzatore acceso anche durante le brevi soste.

Non tutti sanno, però, che questo comportamento è vietato dalla normativa vigente e l’accensione costante dell’aria condizionata in macchina comporta l’applicazione di multe piuttosto salate.

L’articolo 157, comma 7-bis, del Codice della Strada (D. Lgs. n. 285/1992), infatti, proibisce di tenere il motore acceso durante la sosta per mantenere in funzione il condizionatore.

Aria condizionata in automobile: quando scattano le multe

La regola è stata introdotta con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e il consumo di carburante. Sono previste sanzioni che vanno da un minimo di 223 euro fino a un massimo di 444 euro. La misura riguarda esclusivamente le vetture a combustione interna (benzina, diesel, GPL e metano). Le auto elettriche sono escluse da questo divieto.

Il comma 7-bis stabilisce quindi che, in caso di sosta del veicolo, il motore deve essere spento, anche se il conducente desidera rinfrescare l’abitacolo per qualche minuto. In questo modo si riducono le emissioni inutili di gas serra e si limita lo spreco di carburante. La normativa è entrata in vigore a partire da gennaio 2021, ma si tende ad ignorarla e arrivano le inaspettate sanzioni. Il problema sembra essere la definizione di “sosta” e “fermata”, due concetti che fanno la differenza in caso di multa. Secondo il Codice della Strada, la sosta indica una sospensione della marcia protratta nel tempo, durante la quale il conducente può allontanarsi dal veicolo. La fermata, invece, è una pausa momentanea, che serve per la salita o la discesa di passeggeri o per esigenze di breve durata. In quest’ultimo caso il conducente non lascia l’auto incustodita.

Aria condizionata in macchina
Aria condizionata in macchina- Foto di Diana ✨ da Pexels-LaGazzettadiViareggio.it

Sosta o fermata: quando la differenza incide sulla sanzione

Ci sono evidenti casi di contestazione nei quali gli automobilisti sono stati multati dalle forze dell’ordine perché si sono fermati per pochi minuti con l’aria condizionata accesa. In questo caso manca una chiara indicazione riguardo alla durata minima di una fermata, oltre la cui soglia ci si trova di fronte a un caso di sosta.

Se un conducente si ferma brevemente senza allontanarsi dall’auto, può, infatti, appellarsi alla definizione di “fermata” per contestare la sanzione. Se il tempo trascorso risulta eccessivo, però, la multa potrebbe essere legittima.