Agenzia delle entrate, arriva la condanna: devono ridarti 3200€ | Te li ritrovi sul conto corrente
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Controlli fiscali- Foto di Nataliya Vaitkevich da Pexels-LaGazzettadiViareggio.it
La Corte Europea ha deciso di intervenire sulle verifiche fiscali: ecco quali potrebbero essere i diritti potenzialmente violati dai controlli dell’Agenzia delle Entrate e quali gli ipotetici risarcimenti da chiedere.
Dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) arriva una decisione senza precedenti, una condanna che pesa per l’Italia e che cambierà il modo con cui vengono effettuate le ispezioni fiscali per i contribuenti italiani.
Secondo i giudici le attività di accesso e controllo condotte dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate violano il diritto alla privacy e non sempre garantiscono tutele adeguate.
Il caso nasce da una serie di verifiche eseguite tra il 2018 e il 2022 su 13 aziende con sede nella provincia di Foggia. Per condurre gli accertamenti è stata sequestrata gran parte della documentazione contabile e fiscale.
L’ingresso nelle sedi aziendali e il modo in cui sono state condotte le indagini ha evidenziato poco equilibrio tra le esigenze di controllo delle autorità e la tutela dei diritti di imprenditori e dipendenti. C’è di più:
a seguito dei ricorsi presentati, la CEDU ha stabilito che le aziende coinvolte devono ricevere un risarcimento di 3.200 euro ciascuna.
La Corte Europea non perdona l’Italia: confermati gli abusi nei controlli fiscali
La sentenza emessa ha aperto un dibattito cruciale sul modo in cui sono condotte le procedure fiscali italiane e si è evidenziata la necessità di una revisione normativa che limiti il potere discrezionale delle autorità e introduca meccanismi di garanzia per chi subisce un’ispezione. Al centro della condanna c’è la mancanza di regolamentazione chiara sulle modalità di accesso alle aziende da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate.
I giudici hanno voluto sottolineare come l’attuale normativa non definisce in modo preciso i criteri da seguire per un’ispezione. La gestione delle verifiche risulta, secondo la Corte, eccessivamente discrezionale e potenzialmente arbitraria.
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Richiesti nuovi criteri per i controlli dell’Agenzia delle Entrate: tutela per le aziende italiane
L’Italia dovrà rivedere, quindi, le norme vigenti per delimitare i poteri ispettivi e introdurre garanzie per le aziende. In questo modo, però, si potranno contrastare eventuali abusi. Secondo la CEDU il contrasto all’evasione fiscale non può prevalere sul diritto di tutela e difesa dei soggetti sottoposti a verifica.
Lo Stato Italiano è chiamato a mettersi in regola per evitare ulteriori condanne e possibili richieste di risarcimento da parte di altri soggetti sottoposti a controlli fiscali. Il rischio è che ogni ispezione fiscale possa essere impugnata per violazione dei diritti umani, portando a conseguenze economiche gravose in termini di risarcimento.