Pronto Soccorso, scatta il ticket obbligatorio: ecco chi deve pagare e chi è esente | Controlla se sei nella lista

Visita medica Pronto Soccorso

Visita medica Pronto Soccorso- Foto di RDNE Stock Project da Pexels-LaGazzettadiViareggio.it

Anche in Italia le prestazioni sanitarie sono sottoposte ad un costo: ecco chi deve pagare il ticket per una visita al Pronto Soccorso e le categorie che sono esentate da questa particolare tassa.

Per regolamentare l’accesso ai servizi ospedalieri e ridurre il sovraffollamento delle strutture sanitarie è stato introdotto il pagamento obbligatorio del ticket per ricevere alcune prestazioni di Pronto Soccorso.

Il ticket è presente fin dal 1982 e consiste in un contributo economico che viene richiesto agli assistiti per coprire una parte dei costi delle prestazioni sanitarie di cui si beneficia.

Un recente aggiornamento della normativa ha stabilito in modo più dettagliato quali servizi rientrano nell’obbligo di pagamento e quali categorie di pazienti possono beneficiare dell’esenzione.

Tra le prestazioni sanitarie per cui è previsto il pagamento del ticket rientrano le visite specialistiche, gli esami diagnostici e, soprattutto, le prestazioni di Pronto Soccorso classificate come non urgenti.

Chi deve pagare il ticket obbligatorio per le prestazioni sanitarie del Pronto Soccorso

Quando ci si reca al Primo Soccorso per qualsiasi motivo, al termine della prima visita viene assegnato un codice di triage che risulta determinante. I pazienti dimessi con codice bianco (codice 5) devono pagare il ticket, mentre per gli altri codici è garantita la prestazione gratuita.

La normativa vigente stabilisce che il contributo economico è richiesto, quindi, per le visite e gli accertamenti diagnostici effettuati per problemi non critici. Rientrano nell’obbligo di pagamento anche le cure termali incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Bisogna pagare anche alcuni esami di laboratorio e strumentali che non fanno parte dei programmi di prevenzione collettiva organizzati dalle Regioni. L’importo del ticket varia a seconda della regione di residenza. Le tariffe possono essere consultate sui portali ufficiali delle singole Regioni o presso le Aziende Sanitarie Locali (ASL).

Sala d'attesa ospedale
Sala d’attesa ospedale- Foto di RDNE Stock Project su Pexels-LaGazzettadiViareggio.it

Categorie di cittadini esenti dal pagamento del ticket sanitario

Alcune categorie di cittadini sono esenti dal pagamento del ticket. I minori di 14 anni, ad esempio, sono esonerati indipendentemente dalla condizione economica della famiglia. Le persone affette da patologie croniche o rare possono beneficiare di un’esenzione totale o parziale dalle spese. Anche i soggetti con riconoscimento di invalidità in percentuali specifiche stabilite dalla normativa sono esenti dal pagamento. Rientrano poi nella lista dell’esenzione anche i donatori di sangue, organi e tessuti per le prestazioni direttamente legate all’attività di donazione. Le donne in gravidanza, invece, non devono pagare il ticket per visite e controlli previsti nei protocolli di tutela della maternità.

Scorrendo l’elenco delle categorie esenti si trovano anche coloro che si sottopongono a esami di screening per la diagnosi precoce di alcune malattie, come il tumore al seno, il carcinoma del colon-retto e il tumore della cervice uterina. A non dover sostenere alcun costo sono anche i soggetti esposti a rischio infettivo in caso di emergenze sanitarie o in presenza di provvedimenti regionali specifici.