“Il suo veicolo è stato radiato”: l’Agenzia delle Entrate sta colpendo tutti | Migliaia di lettere inviate a tutti
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Agenzia delle Entrate, la comunicazione di radiazione del veicolo - lagazzettadiviareggio.it
Oltre al pignoramento del veicolo, i contribuenti che non pagano le tasse rischiano anche di vedersi radiato il proprio mezzo.
La questione è ormai nota, ma c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Non pagare le tasse è un’abitudine che in Italia sembra radicarsi sempre di più, tra la crisi economica e la tendenza a non considerare giuste alcune imposte.
Quest’anno, le prime comunicazioni di pignoramenti e fermo amministrativo sono diventate realtà. Queste misure, che colpiscono soprattutto i debiti di importo rilevante e accumulato nel tempo, sono solo la punta dell’iceberg.
Anche i debiti di lieve entità, se non saldati, possono crescere a causa delle sanzioni, ma il vero rischio per gli automobilisti è che non si parli solo di cartelle esattoriali: l’Agenzia delle Entrate può comunicare che il veicolo è stato radiato, rendendolo così impossibile da utilizzare su strada.
Cosa succede se il veicolo è stato radiato? La verità dietro la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate
Ricevere la comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate che il proprio veicolo è stato radiato può essere un colpo al cuore per qualsiasi automobilista. In effetti, trovarsi con una lettera che annuncia, senza appello, che la propria auto non è più autorizzata a circolare, non è una situazione piacevole per nessuno. La radiazione del veicolo è una delle conseguenze più gravi che si possano affrontare e va ben oltre il semplice fermo amministrativo. Ma cosa comporta realmente?
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La radiazione: cos’è e come si verifica?
La radiazione del veicolo non è un provvedimento previsto dal Codice della Strada, che si attiva quando un automobilista non paga il bollo auto per tre anni consecutivi. Se non vengono saldate le tasse automobilistiche, il veicolo viene automaticamente cancellato dai registri del PRA, il Pubblico registro automobilistico. Questo, di fatto, rende l’auto di fatto ‘inutilizzabile’. La cancellazione ha effetti diretti: non solo non si può più circolare con il mezzo, ma si rischia anche il ritiro delle targhe e del libretto di circolazione.
E non è tutto: oltre al danno economico immediato, il conducente si ritrova a dover affrontare una situazione ben più complicata. La macchina, infatti, diventa di fatto sospesa dalle strade. Nessun altro provvedimento, se non il pagamento delle tasse arretrate, potrà consentire di rimetterla in circolazione.
Ma non è mai troppo tardi per mettersi in regola. Se ci si trova in arretrato con il bollo, il primo passo è pagare il debito – o quantomeno mantenere un dialogo con l’AdE. Se la radiazione è già avvenuta, sarà necessario affrontare una lunga procedura per riaccreditare il veicolo presso il PRA. Si tratta di un processo che richiede tempo e, inevitabilmente, ulteriori costi.