“L’autovelox era nascosto”: vigile fa una carneficina | 200 automobilisti multati
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Il caso dell'autovelox nascosto - lagazzettadiviareggio.it
Non molto tempo fa, un vigile ha multato ben 200 veicoli in sole 48 ore. Si tratta di mero svolgimento del lavoro o inganno?
La questione autovelox nelle strade è tra le più discusse nel nostro Paese. La ragione principale sta nel fatto che questi dispositivi vengono gestiti e installati dai Comuni, ma devono rispettare la regolamentazione Nazionale. Per questo motivo, sono stati molti gli autovelox che nello stesso anno sono stati rimossi perché non in regola, specialmente se non sono stati rispettati i limiti di distanza l’uno dall’altro.
In questo contesto, moltissimi automobilisti hanno potuto contestare le sanzioni, poiché a tutti gli effetti illegittime. Tutto bene, se non fosse che a fare ricorso sono stati solo coloro che hanno voluto approfondire la questione.
Ed è proprio nel 2024, quando il caos autovelox è scoppiato tra gli automobilisti e le istituzioni, che un vigile ha detenuto un record: ben 200 multe in 48 ore. Come ha fatto? Sul web viene riportato che questo è accaduto grazie ad un dispositivo mobile ‘nascosto’. Eppure, è bene andare affondo alla questione.
Autovelox: leggi e divieti
Partiamo dalla base. Tralasciati i dispositivi fissi (quelli solitamente posti sulle strade e sopra i semafori) gli autovelox mobili sono utilizzati dalle forze dell’ordine per monitorare e sanzionare le infrazioni dei limiti di velocità.
Questi strumenti possono essere installati su veicoli di servizio, come le auto della polizia municipale, e utilizzati sia in movimento che in postazioni temporanee. Ma non bisogna tenere conto solo di ‘dove’ vengono applicati; anche di ‘come’ viene fatto.
![autovelox mobile](https://www.lagazzettadiviareggio.it/wp-content/uploads/2025/02/Regole-autovelox-legge-lagazzettadiviareggio.it_.jpg)
200 multe in 48 ore con l’autovelox nascosto
Il protagonista di questa vicenda è un vigile urbano prossimo alla pensione, un dettaglio che ha reso il suo operato ancora più chiacchierato. Nel giro di soli due giorni, ha registrato ben 200 multe grazie a un autovelox mobile, scatenando diverse reazioni contrastanti.
Quando la notizia è emersa, in molti hanno ipotizzato che si trattasse di un’ultima soddisfazione personale, quasi un colpo di scena prima di lasciare il servizio. Dopotutto, avrebbe potuto ritirarsi nel giro di pochi giorni, ma ha scelto di lasciare il segno, facendo rispettare la legge fino all’ultimo momento. Ma se così fosse, al di fuori dal senso di giustizia, questa tecnica non sarebbe legale.
Le normative in merito parlano chiaro: gli autovelox devono essere segnalati con anticipo e ben visibili agli automobilisti. Nel caso specifico, non è chiaro se queste regole siano state rispettate, ma i conducenti non hanno nemmeno potuto contestare la multa.
Come è andata realmente? Probabilmente il dispositivo è stato segnalato. Entrambi non sono stato nascosti, ma messi in maniera strategica, tanto che ben 200 automobilisti non li hanno effettivamente visti. Se il vigile ha rispettato le regole, la contestazione non è valida, a meno che non l’abbiano fatto tutti i protagonisti: in quel caso, ci sarebbe stata qualche speranza, Ma al di là delle polemiche, ciò che resta è un record difficilmente battibile.