Pronto soccorso, spunta il ticket obbligatorio: se stai male devi comunque pagare | Non gli interessa

Pronto soccorso, signore che paga il ticket

Ticket sanitario 2025 pronto soccorso - lagazzettadiviareggio.it

Le regole nei pronto soccorsi italiani lasciano perplessi: se una persona sta male nel 2025 sarà costretta a pagare una maggiorazione.

La sanità in Italia è un tema molto discusso, sia per il sovraffollamento delle strutture, nonché per l’assenza di personale che porta ad attese lunghe che causano a loro volta casi di aggressività degli stessi pazienti.

Tutto questo continua ad alimentare un circolo di insoddisfazione tra i pazienti, nonché un senso tra gli stessi medici e infermieri che, invece di scegliere la sanità pubblica, si orientano verso ole strutture private che garantiscono stipendi più alti e qualità del lavoro più sereno.

In questo marasma di problematiche, ad essere sotto la lente d’ingrandimento è ancora una volta il ticket sanitario; una quota che viene pagata dalle persone che non possono accedere all’esenzione dopo aver effettuato una visita o, come in questo caso, un accesso al pronto soccorso. In alcuni casi, il ticket sanitario nel 2025 potrà raggiungere i 100€; paragonabili ad una visita privata, ma non con lo stesso confort del caso.

Ticket sanitario 2025: cosa sta succedendo

Se da una parte la questione ticket in Italia sta facendo discutere, situazione diventa ancora più confusa quando si cerca di capire chi ha diritto all’esenzione. A livello nazionale le regole prevedono agevolazioni per reddito, età e patologie croniche, ma ogni Regione ha la facoltà di introdurre ulteriori categorie esenti o di modulare diversamente i costi. Il risultato? Un sistema frammentato, in cui lo stesso codice bianco può costare 25€ in una Regione e 50€ in un’altra, senza contare gli extra per eventuali esami diagnostici.

Ad esempio, in Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, oltre alla tariffa base del pronto soccorso, si paga un supplemento per qualsiasi prestazione specialistica, con il rischio di vedersi recapitare un conto da 100€ per un accesso senza ricovero. In altre Regioni, come la Provincia autonoma di Bolzano, la quota fissa è già di 50€, mentre in Sardegna il ticket si riduce a 15€ per i codici verdi senza ricovero.

Stetoscopio sopra banconote e monete euro
Ticket sanitario 2025 – lagazzettadiviareggio.it

Un sistema frammentato e disomogeneo

E mentre i cittadini si destreggiano tra queste differenze, la riforma del ticket continua a rimanere un miraggio. Il tanto chiacchierato Patto per la Salute prevedeva una revisione del sistema per garantire equità e chiarezza, ma anche questa volta, le divergenze tra Governo e Regioni bloccano ogni passo avanti. Il Ministro della Salute ha ribadito più volte l’intenzione di semplificare, ma ha anche ammesso che un sistema uniforme è praticamente impossibile da realizzare.

Nel frattempo, gli introiti derivanti dal ticket continuano a crescere. Solo nel 2013, i ricavi complessivi dai ticket di pronto soccorso hanno superato i 34 milioni di euro, con il Veneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna che hanno incassato oltre il 60% di questa cifra. Cifre che fanno riflettere su quanto il ticket sia ormai diventato un’entrata fissa per il sistema sanitario, più che un mero contributo per disincentivare gli accessi impropri.

La domanda è: con una sanità pubblica sempre più in affanno e liste d’attesa interminabili, ha davvero senso continuare a far pagare il pronto soccorso come se fosse un lusso? O si sta semplicemente spingendo sempre più persone verso il privato?