“Serve l’anamnesi”: Novità rinnovo patente 2025 | cambiano tutte le regole e nessuno riesce a rinnovarla
Il rinnovo della patente richiede controlli ben precisi e anamnesi dettagliata: i criteri ad oggi sono più rigidi.
Se da una parte molti conducenti pensano che il rinnovo della patente sia una semplice formalità, dall’altra c’è chi ha riflettuto più a fondo su questo iter, introducendo prassi che garantiscono che il conducente sia ancora in grado di guidare in sicurezza. La cosa a cui fare attenzione? Non è necessario avere condizioni estremamente invalidanti o un’età avanzata per vedere il proprio rinnovo a rischio.
Ad oggi, infatti, sia rilascio che rinnovo della patente si basano su criteri più stringenti rispetto al passato. Il motivo rimane sempre lo stesso: ridurre quanto possibile gli incidenti sulle strade italiane.
Nonostante i progressi della medicina e della tecnologia, che sicuramente avvantaggiano rispetto al passato, la legge non è mai stata più rigorosa su condizioni che, pur sembrando innocue, potrebbero mettere a rischio la sicurezza del conducente e degli altri. Ed è qui che entra in gioco l’anamnesi: un passaggio che per molti può sembrare insignificante, ma che per altri può decidere il futuro alla guida.
Le nuove regole che cambiano il quadro
Per comprendere davvero le implicazioni di queste modifiche, bisogna fare un passo indietro e guardare alla normativa europea che ha spinto verso un inasprimento dei criteri. La famosa direttiva 2016/1106 ha imposto nuovi parametri per la valutazione dell’idoneità alla guida, e l’Italia, come spesso accade, si è dovuta allineare. Con il decreto del 2018, infatti, sono state aggiornate le procedure che riguardano chi vive con patologie come il diabete o disturbi cardiaci.
Ma, come sempre, ci sono lati positivi e meno positivi in questa evoluzione. Da un lato, molti soggetti che in passato non avrebbero mai ottenuto il rinnovo ora hanno una seconda opportunità. La brutta notizia? I vincoli. Per ottenere o rinnovare la patente, infatti, è necessario sottoporsi a una serie di controlli medici e ottenere certificazioni da specialisti qualificati. Non si tratta più di un semplice adempimento, ma di un iter che richiede attenzione e precisione.
L’importanza dell’anamnesi e dei controlli specifici
Una delle novità che più ha suscitato dibattito riguarda proprio l’anamnesi. Se si soffre di patologie come il diabete, ad esempio, è fondamentale avere il benestare di un diabetologo prima di ottenere il rinnovo. E se si è superato un infarto? In quel caso, non basta una visita qualsiasi: sono necessari esami approfonditi e frequenti controlli per monitorare la situazione.
Il tutto si traduce in un meccanismo di valutazione molto rigoroso. Per chi vive con il diabete mellito, infatti, il rinnovo della patente dipende dalla capacità di controllare la malattia e dalla consapevolezza dei rischi legati all’ipoglicemia.
Se, invece, si è sopravvissuti a un infarto, occorre una valutazione positiva da parte di un cardiologo, che dovrà fornire dettagliate certificazioni per attestare che non ci siano rischi alla guida. Per chi, infine, soffre di aritmie gravi o altre patologie cardiovascolari, si possono prevedere restrizioni temporanee o, nei casi più complessi, permanenti, sempre in base al giudizio del medico.