Patente, over 65 nel tritacarne: non possono più guidare | Ti sequestrano il mezzo
Dopo una certa età, iniziano le restrizioni per i conducenti: dal 2025 tantissime persone non potranno più guidare.
La patente di guida è un diritto che viene guadagnato dal conducente nel momento in cui consegue l’esame di guida e i successivi controlli che attestino la possibilità di continuare a condurre un veicolo. Questo concetto è molto chiaro, abbastanza logico, sebbene sia stato messo in discussione più di una volta.
Sono state molte le proposte che in passato con lo scopo di abolire la possibilità di rinnovo dopo una certa età. Ma i dati parlano chiaro: gli anziani rappresentano circa il 10-15% dei conducenti coinvolti in incidenti stradali, un valore inferiore rispetto ai giovani. La fascia dei giovani conducenti registra il più alto tasso di incidenti stradali tra tutte le categorie di età. Rappresentano circa il 30-35% dei conducenti coinvolti in incidenti con lesioni, secondo i dati Istat.
Nonostante ciò, l’avanzare dell’età sembra essere un limite importante, specialmente per i riflessi del conducente. Il Parlamento dell’UE ha infatti discusso modifiche alle normative sulle patenti di guida, dove di mezzo c’era anche la proposta di ridurre la validità delle patenti per gli anziani. Tutto questo, ha generato nuovamente caos. Ad oggi, però, la situazione sembra più concreta.
Patente agli anziani: il limite di età
Secondo il Codice della Strada (Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285) e alle modifiche successive, i conducenti hanno sempre avuto limiti precisi per il rinnovo. Primo tra tutti l’Articolo 119 che disciplina i requisiti fisici e psichici per ottenere e rinnovare la patente di guida.
Stabilisce che i conducenti devono sottoporsi a visita medica per verificare l’idoneità fisica, psichica e attitudinale. Se il medico rileva che il conducente non è idoneo, il rinnovo viene negato. Questo prevede anche il passaggio alla Commissione Medica Locale in caso di patologie o situazioni particolari.
E per quanto riguarda l’età? Per fortuna il Parlamento dell’UE ha respinto la proposta di ridurre la validità delle patenti per gli anziani, al fine di evitare discriminazioni e garantire pari diritti a tutti i cittadini. Tuttavia, questa legge non vale per tutti: alcuni conducenti non potranno più guidare dopo una certa età. La buona notizia? Invece che a 65 anni il limite passa a 68.
Chi non può più guidare dopo i 68 anni
Le restrizioni riguardano esclusivamente i conducenti con patenti di categoria C e D, ovvero quelle necessarie per i veicoli destinati al trasporto professionale, come camion, autotreni, autoarticolati e autobus. Secondo l’articolo 115 del Codice della Strada, dopo i 68 anni non è più possibile rinnovare queste patenti, proprio per garantire standard di sicurezza elevati, vista la complessità e la responsabilità di questi mezzi.
Il limite, precedentemente fissato a 65 anni, è stato innalzato proprio per consentire ai conducenti di continuare a lavorare fino alla pensione, a patto che tra i 65 e i 68 anni superino una visita medica specialistica annuale. Dopo quest’età potranno continuare a guidare, ma solamente facendo regredire la loro patente alla B e, ovviamente, avendo i requisiti psicofisici per guidare il veicolo.