Buoni bancari, enorme regalo dalla banca d’Italia: 4000€ l’anno in più sul tuo conto corrente senza fare nulla
I Buoni del Tesoro Poliennali rappresentano un investimento sicuro e molto redditizio: ecco su quale BTP investire per trasformare i propri risparmi in una fonte di reddito stabile.
I Buoni del Tesoro Poliennali, meglio conosciuti con l’acronimo BTP, sono indubbiamente uno degli strumenti finanziari più popolari tra i risparmiatori italiani.
Si tratta di titoli di debito emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’obiettivo di finanziare le attività dello Stato, che garantiscono un rendimento fisso attraverso cedole semestrali.
Sono disponibili in varie scadenze che variano dai 18 mesi fino ai 50 anni e offrono agli investitori una fonte di reddito regolare, ma soprattutto stabile e sicura.
Il successo dei BTP è dovuto ad una serie di fattori, come la tassazione agevolata al 12,5%, il rischio di credito basso grazie all’emittente statale e la possibilità di acquistarli sia tramite asta che sul mercato secondario.
Come funzionano i BTP: un rendimento stabile e tassazione vantaggiosa
Il rendimento garantito dai BTP deriva dalle cedole semestrali e dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il valore nominale rimborsato alla scadenza. Le cedole sono fisse e garantiscono un flusso di reddito costante per tutta la durata del titolo. Per fare un esempio pratico basti pensate che un BTP acquistato a 103,57, con una durata residua di 9,2 anni e una cedola annuale del 4%, genera un rendimento netto effettivo a scadenza del 3,16%.
Inoltre il rateo lordo e netto, pari rispettivamente a 1,91304 e 1,67391, rappresentano la quota di interessi maturati fino al momento dell’acquisto e offrono una chiara visione del rendimento effettivo per l’investitore.
I rendimenti del BTP-1fb37 4%: un caso concreto
Tra i titoli di Stato disponibili sul mercato, il BTP-1fb37 4% spicca come un esempio interessante per valutare i rendimenti attuali. Alla data del 22 gennaio 2025, il prezzo di riferimento del titolo è di 103,57, con un rendimento lordo a scadenza del 3,66% e un netto del 3,16%. La durata modificata di 9,2 anni evidenzia una sensibilità moderata alle variazioni dei tassi d’interesse: questo vuol dire che il titolo è adatto sia per investitori a lungo termine che per chi cerca opportunità nel mercato secondario.
Questi rendimenti, combinati con la cedola fissa del 4%, consentono di ottenere entrate annue stabili: nel caso di un investimento di 100.000 euro, ad esempio, il rendimento annuo è di circa 4.000 euro lordi, equivalenti a 3.160 euro netti. Tenendo in considerazione tutte queste cifre è facile immaginare come i BTP rappresentino un’opzione particolarmente appetibile per chi desidera un flusso di reddito passivo senza dover affrontare i rischi insiti nei mercati finanziari.