Comparazione consumi elettrici: butta la piastra a induzione: tutti gli esperti dicono di usare questo dispositivo | Lo hai già in casa
In cucina la scelta dell’elettrodomestico giusto può fare la differenza sui consumi energetici, sui costi in bolletta e sull’impatto ambientale: ecco su cosa puntare.
L’efficienza energetica è diventata un concetto fondamentale negli ultimi tempi, sia per i costi in bolletta che per l’impatto che i consumi energetici hanno sull’ambiente.
La scelta degli elettrodomestici da utilizzare in cucina è cruciale per ambire ad un risparmio energetico davvero concreta e al taglio degli sprechi.
Tra gli strumenti più diffusi spiccano la piastra a induzione e la friggitrice ad aria, caratterizzati da funzionalità diverse ma spesso paragonati per i loro consumi.
Ci sono delle differenze che vanno evidenziate per scegliere il migliore dispositivo di cottura in base a parametri come la potenza assorbita e il tempo necessario per preparare le pietanze.
Consumi energetici e svantaggi legati all’uso della piastra a induzione
Le piastre a induzione sono progettate per garantire efficienza e sicurezza dal momento che trasferiscono il calore direttamente alla pentola attraverso dei campi magnetici. Questo meccanismo di funzionamento permette di ridurre le dispersioni di calore rispetto all’utilizzo dei fornelli tradizionali. Usare spesso la piastra a induzione, però, comporta dei consumi significativi, soprattutto nel caso di cotture lunghe.
Un piano a induzione da 2.000 watt in uso per mezz’ora continuamente, per esempio, può consumare circa 1 kWh. Per ridurre i consumi è consigliabile utilizzare pentole con un fondo compatibile per questo tipo di elettrodomestico, bisogna coprire i recipienti durante la cottura e spegnere il dispositivo prima della fine del processo, sfruttando il calore residuo per terminare la preparazione della pietanza. Ma nonostante queste accortezze il consumo totale resta elevate e rende questa opzione tra le meno vantaggiose dal punto di vista energetico.
La friggitrice ad aria: perché rappresenta una valida opzione per ridurre i consumi e gli sprechi
La friggitrice ad aria, invece, rappresenta un’alternativa diventata molto popolare grazie alla capacità di cuocere gli alimenti rapidamente usando l’aria calda in circolazione. La potenza richiesta per il funzionamento di questo elettrodomestico è simile a quella di una piastra a induzione, circa 1.500 watt, ma il tempo di utilizzo ridotto si traduce in un consumo inferiore. Per esempio utilizzandola per circa 20 minuti si possono consumare meno di 0,5 kWh.
Tra i vantaggi della friggitrice ad aria non c’è solo il risparmio economico, ma anche la versatilità e la possibilità di preparare alimenti croccanti usando, però, una minima quantità di olio. In questo modo si compie una scelta ottimale per la salute e per l’ambiente e si evitano sprechi di energie e di risorse.