Raccomandate, questo atto giudiziario massacra gli italiani | “Pignoramento immediato”: soldi prelevati direttamente dal conto

La raccomandata che distrugge i tuoi conti

La raccomandata che distrugge i tuoi conti - Depositphotos - Lagazzettadiviareggio.it

Problemi in vista per milioni di italiani che rischiano di veder scattare i pignoramenti sui propri conti correnti. Scoppia il panico

Il pignoramento dello stipendio è un atto esecutivo con cui un creditore, munito di un titolo esecutivo (come una sentenza o un decreto ingiuntivo), può rivalersi sullo stipendio netto del debitore per recuperare le somme dovute.

Questa procedura, disciplinata dall’articolo 545 del Codice di Procedura Civile, è soggetta a limiti precisi per garantire al debitore i mezzi di sussistenza. Il pignoramento dello stipendio si attiva quando un debitore non adempie ai propri obblighi finanziari e il creditore decide di agire per via legale per recuperare il proprio credito.

Le casistiche più comuni includono il mancato pagamento di prestiti o finanziamenti: In questi casi banche o istituti finanziari possono richiedere il pignoramento dello stipendio a fronte di rate di mutuo, prestiti personali o altri finanziamenti non saldati.

In caso di mancato pagamento per beni o servizi ricevuti, il creditore può ottenere un titolo esecutivo e procedere con il pignoramento. Anche in sede di separazione o divorzio il coniuge beneficiario dell’assegno di mantenimento per sé o per i figli può richiedere il pignoramento dello stipendio dell’altro coniuge inadempiente.

Un atto giudiziario che può mandare in rovina milioni di persone

L’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) può avviare il pignoramento dello stipendio per il recupero di imposte, tasse o sanzioni non pagate. In seguito a una sentenza che condanni al risarcimento di danni, il creditore può pignorare lo stipendio del debitore per ottenere il pagamento.

La legge stabilisce però dei limiti precisi alla pignorabilità dello stipendio per tutelare il debitore. La quota massima pignorabile è generalmente di un quinto (20%) dello stipendio netto mensile. Tuttavia esistono eccezioni come i crediti alimentari: per il recupero di assegni di mantenimento il giudice può autorizzare il pignoramento fino a un massimo della metà dello stipendio netto.

Occhio al pignoramento stipendio
Occhio al pignoramento dello stipendio – Depositphotos – Lagazzettadiviareggio.it

La riscossione dei crediti è disciplinata dalla legge

Altra eccezione sono i debiti tributari per i quali in caso di pignoramento da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, i limiti variano in base all’importo dello stipendio netto: 1/10 per stipendi fino a 2.500 euro, 1/7 per stipendi tra 2.500 e 5.000 euro, 1/5 per stipendi superiori a 5.000 euro.

Infine è bene sottolineare come in presenza di più pignoramenti contemporanei di diversa natura, la quota complessivamente pignorabile non può superare la metà dello stipendio netto. In conclusione il pignoramento dello stipendio è una misura estrema adottata per il recupero crediti, attivabile in diversi scenari di inadempimento finanziario. Tuttavia la legge prevede limiti precisi per bilanciare il diritto del creditore con la necessità di garantire al debitore un minimo vitale.