Poste Italiane, annunciata la maxi tassa: 100€ da pagare ogni volta | Ancora un salasso per le nostre tasche

Ufficio poste italiane

Poste italiane (Depositphotos) Lagazzettadiviareggio.it

Un’altra tassa del tutto imprevista per i cittadini, costretti a pagare senza un minimo di preavviso: tutto quello che c’è da sapere.

Poste Italiane è la più grande rete di distribuzione di servizi nel nostro Paese, e offre ai cittadini una serie di prestazioni a fronte di un canone mensile o di un’imposta.

Tra questi rientrano un insieme di servizi che mettono al sicuro i risparmi dei clienti che firmano un accordo con l’ente consapevoli di eventuali tasse o mensilità da versare.

Ma cosa accade quando ai cittadini viene imposta una nuova imposta non prevista? Questo è quanto successo con uno dei servizi offerti da Poste Italiane.

Leggendo bene le indicazioni riportate sul sito, esiste una tassa di ben 100 euro che grava sui cittadini già ampiamente schiacciati dagli aumenti dei costi.

Poste Italiane, in cosa consiste la nuova tassa

Poste Italiane offre ai cittadini che lo desiderano una serie di servizi volti a tutelare i loro risparmi. Ognuno, quindi, ha la possibilità di depositare presso l’ente tutto il denaro a disposizione usufruendo di garanzie e di un corollario di prestazioni a fronte di canoni mensili o annuali previsti da contratto. Uno dei servizi più utilizzati dai clienti di Poste Italiane è il Libretto di risparmio, uno strumento che permette di depositare e prelevare denaro e di cui esistono differenti tipologie.

Il libretto di Poste Italiane, infatti, può essere sia cartaceo che digitale e può essere anche collegato al numero di conto corrente bancario. Esso non prevede costi per l’apertura, la gestione e l’estinzione del libretto, salvo gli oneri fiscali. Ed è proprio a questo punto che entra in gioco una tassa che molti cittadini potrebbero non prevedere: ecco di cosa si tratta.

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La tassa prevista da Poste Italiane – lagazzettadiviareggio.it (Foto pexels)

La tassa che nessuno si aspettava

Il libretto ordinario di Poste Italiane può essere intestato sia a persone fisiche che giuridiche, fino ad un massimo di quattro. Da regolamento, questo tipo di servizio prevede una ritenuta del 26% sugli interessi e un’imposta di bollo che può variare a seconda dell’intestatario.

La tassa di 100 euro prevista grava, infatti, solo ed esclusivamente sulle persone giuridiche, ovvero un’organizzazione dotata di capacità giuridica, cioè di diritti e doveri, e distinta dalle persone fisiche che la compongono. Nel caso di persona fisica, invece, l’imposta di bollo è pari a 34,20 euro e non viene prelevata quando la giacenza media annua complessiva dei Libretti con medesima intestazione non è superiore a 5.000 euro.