Ci dispiace, i soldi sono finiti | Niente Assegno Unico ad aprile: se ne riparla (forse) a maggio

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni - Ansa - Lagazzettadiviareggio.it
Com’è noto a beneficiare dell’assegno unico sono le famiglie con figli a carico che rispettino determinati requisiti. Ma ora cambierà tutto
Al netto di proclami e intenzioni manifestate in campagna elettorale il Governo di centrodestra presieduto da Giorgia Meloni ha mantenuto alcune misure di assistenza sociale già in vigore. Mentre il Reddito di Cittadinanza, espressione della precedente maggioranza targata Cinque Stelle, è stato cancellato, è invece arrivata una conferma per il cosiddetto assegno unico.
Si tratta di un sostegno che viene riconosciuto a tutti i nuclei familiari a prescindere dal reddito percepito e dalle condizioni lavorative dei propri membri. L’importo dell’assegno non è uguale per tutti, com’è ovvio che sia.
Esistono inoltre alcuni requisiti che i potenziali percettori devono necessariamente possedere e senza i quali viene meno il diritto a percepire l’assegno unico il quale è destinato a sfumare nel momento in cui i suddetti requisiti vengano meno.
Come accennato in precedenza il compenso dell’assegno non è uguale per tutti: a stabilire l’esatta entità è l’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che consente di misurare, in base al reddito, al patrimonio mobiliare e immobiliare e alle caratteristiche del nucleo familiare, le condizioni economiche delle famiglie stesse.
Assegno unico addio, ad aprile salta tutto
Questa misura di sostegno alle famiglie è stata introdotta a marzo del 2022 raccogliendo ampi consensi, in particolare tra i ceti meno abbienti della popolazione. Per fortuna il Governo Meloni ha deciso di non sopprimerlo, diversamente dal Reddito di Cittadinanza.
Si accennava al caso in cui i requisiti per averne diritto dovessero mancare: uno di questi si concretizza quando un figlio non è più a carico della famiglia ma diventa a tutti gli effetti autonomo e indipendente sotto l’aspetto economico.

Assegno unico, in questo caso lo stop è solo transitorio
Esiste poi un caso, se non proprio eccezionale comunque piuttosto raro, in cui un figlio nel mese di aprile arrivi a compiere il suo diciottesimo anno di età e nella stessa famiglia un altro figlio sia contestualmente in arrivo.
In un caso del genere l’assegno unico di aprile non sarà erogato: un’autentica beffa in effetti, anche di fronte alla possibilità concreta di riottenerlo in un futuro non troppo lontano. Ciò detto è giusto sottolineare come questa misura, giunta al terzo anno di applicazione, abbia aiutato e stia aiutando concretamente milioni di persone.