Lucchese, tutto da rifare: l’imprenditore Canzonieri fa un passo indietro

Canzonieri fa un passo indietro - LaPresse - Lagazzettadiviareggio.it
Sembrava essere arrivato il momento della svolta, ma ora è tutto da rifare: l’imprenditore Canzonieri si tira indietro e non risolve la crisi della società.
Ancora nulla di fatto per la Lucchese. Lo storico club toscano dovrà cercare di sopravvivere ad una nuova crisi societaria che questa volta rischia di costare carissimo.
Se dal punto di vista sportivo i rossoneri stanno lottando con le unghie e con i denti per la salvezza, da quello del management la prospettiva è disastrosa.
Stavolta anche l’imprenditore Canzonieri, che si era avviato per prelevare il club e risolvere gran parte dei problemi, fa un passo indietro.
Ora le cose si complicano e la soluzione del problema diventa sempre più lontana: il rischio di default è altissimo.
Nulla di fatto per l’acquisizione del club
Sfuma la trattativa per l’acquisizione della Lucchese tra il dottor Emanuele Canzonieri e la proprietà. Agli occhi dei tifosi della squadra toscana poteva essere proprio questa la soluzione per salvare la stagione e restare in Serie C (punti permettendo).
“Nonostante la volontà di venire a fare calcio a Lucca – si legge in un comunicato ufficiale – non mi è stato possibile arrivare in città causa le preclusioni al dialogo per instaurare una trattativa seria”. Non ci sarebbero quindi i presupposti per intavolare un negoziato costruttivo e arrivare alla conclusione positiva delle pratiche. Dunque la contrattazione finisce qui.

Cosa ne sarà della Lucchese ora
Con anche questo spiraglio che va chiudendosi, l’orizzonte per la squadra del presidente Longo è sempre più cupo. Il numero uno della società ha avuto nelle scorse ore un lungo colloquio con il sindaco revisore Varretti e con ogni probabilità avranno ragionato sulla possibilità di una nuova composizione negoziata alla Camera di commercio. L’alternativa – se non dovesse farsi avanti un nuovo acquirente – è quella di portare i libri in tribunale.
Servirebbe almeno un milione e mezzo per risanare i debiti e rientrare nelle spese, ma nessuno per ora ha offerto le garanzie necessarie. Il rischio default è sempre più vicino e in quel caso il club ripartirebbe dall’Eccellenza, ma soprattutto perderebbe gran parte della credibilità costruita negli anni e che ora sembra davvero troppo fragile.