Agenzia delle Entrate alle calcagna: è tutta colpa di questo movimento | Maledetto il giorno che l’ho fatto

I movimenti che insospettiscono l'Agenzia delle Entrate, cosa non fare mai - lagazzettadiviareggio.it (Foto Pexels)
Al Fisco non sfugge niente e l’Agenzia delle Entrate controlla ogni movimento: i più sospetti spingono a fare controlli approfonditi.
L’Italia è uno dei Paesi in cui si evade maggiormente il fisco, sebbene negli ultimi anni lo Stato abbia messo in atto una serie di provvedimenti volti a ridurre il più possibile questi raggiri.
Nel 2011, ad esempio, l’Italia risultava essere il terzo paese al mondo in cui vi era un’alta percentuale di economia sommersa, mentre i dati del 2024 evidenziano un recupero di denaro elevato pari a 26,3 miliardi di euro.
I movimenti messi in atto dallo Stato, dunque, pare stiano sortendo i loro effetti positivi e, ad oggi, l’evasione fiscale in Italia sembra essere notevolmente ridotta.
L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, continua ad effettuare controlli a tappeto e vi sono alcuni movimenti molto sospetti che potrebbero portare ad un’indagine più approfondita.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli e indagini sui conti correnti dei contribuenti o chiedendo alla Banca tutta la documentazione necessaria, o attraverso l’Anagrafe dei conti correnti. Proprio il potere che viene conferito a questa istituzione dovrebbe sempre mettere in guardia coloro che tentano di aggirare le leggi e far circolare il denaro sommerso.
Ma quali sono i movimenti che insospettiscono l’Agenzia delle Entrate? Ci sono almeno tre cose da non fare se non si vuole finire nell’occhio del ciclone e, soprattutto, se non si vuole correre il rischio di sanzioni pecuniarie o penali. Chi evade il fisco e viene scoperto, infatti, può essere obbligato a pagare multe, sanzioni, interessi sui debiti fiscali non pagati e, in alcuni casi, può subire anche procedimenti penali con conseguente possibilità di condanna a pene detentive.

I movimenti che insospettiscono l’Agenzia delle Entrate
Uno dei movimenti da non fare se non si vuole finire nel mirino del fisco sono i bonifici da e verso l’estero: in questo caso potrebbe essere la banca a fare delle segnalazioni all’Uif, l’organo di Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia, e avviare così un controllo più serrato.
Attenzione anche quando si ricevono in maniera costante e continuativa bonifici da privati: l’Agenzia delle Entrate potrebbe sospettare dei lavori in nero o delle illegalità. Inoltre, anche la Banca può fare delle segnalazioni agli organi competenti nel caso in cui vengano fatti dei prelievi di una ingente quantità di denaro, almeno 5 o 10 mila euro.