Avvistata Zebra a pois | Ricercatori scioccati, sembra assurdo ma esiste davvero: esemplare più unico che raro – FOTO

Avvistato esemplare di zebra a pois - lagazzettadiviareggio.it (Foto Pexels)
La zebra a pois che Mina cantava in un brano del 1960 è diventata realtà: i ricercatori spiegano cosa stia succedendo.
Nel 1960 Mina sbancava la classifica nazionale cantando “una zebra a pois, me l’ha data tempo fa uno strano Maragià, vecchio amico di papà”.
L’immagine intonata dalla celebre cantante sembrava appartenere solo alla fantasia ma, a distanza di anni, la prima zebra a pois è stata veramente avvistata in Kenya.
I ricercatori hanno deciso immediatamente di studiarne le caratteristiche che la differenziano dalle altre tipologie di zebra: quella di Grevy, quella di montagna – Equus zebra – e quella di pianura – Equus quagga.
Quanto è emerso è tutt’altro che confortante e lancia un grido di allarme su questi equini: ecco perché la zebra a pois può essere qualcosa di pericoloso.
Zebra a pois: dove è stata avvistata
La prima zebra a pois è stata avvistata nel marzo del 2019 in Kenya, precisamente nella riserva di Masai Mara. Il suo nome è Tira, dal cognome della prima guardia forestale che l’ha avvistata, e la sua foto ha fatto immediatamente il giro del mondo. Con un manto scuro, presenta macchie e striature bianche invertiti rispetto al solito. E, se la sua foto ha fatto subito strabuzzare gli occhi agli appassionati di tutto il mondo, non si sono mostrati affatto contenti di quanto accaduto gli zoologi.
La biologa Brenda Larison, dopo il caso di Tira, ha iniziato a vagare per la savana del Kenya alla ricerca di altre zebre dalle caratteristiche anomale rispetto alle altre. Come riportato da Repubblica, “[…]L’apparire di chiazze rossicce o scure, o di manti quasi completamente neri, come per Tira, dipende da varianti genetiche che alterano il normale blocco dei melanociti. Queste varianti tendono a rimanere rare, perché l’animale diverso viene notato più facilmente dai predatori”. Nelle zone del Kenya, però, queste varianti non sono più state così rare.

La zebra a pois, allarme per i biologi
Come riportato nello studio su Molecular Ecology della biologa californiana, “ormai il 5 per cento delle zebre dell’area ha anomalie genetiche che alterano il manto, anche se non sempre si notano. Questo è un indizio di un maggior numero di incroci fra parenti, che fa diminuire la diversità genetica e crescere la frequenza di certi geni rari”.
La presenza della zebra a pois, dunque, viene a tutti gli effetti considerato un allarme poiché rappresenta una mutazione genetica rischiosa per la specie. La più a rischio resta la zebra di Grevy, che vive nelle zone semiaride di Etiopia, Somalia e Kenya settentrionale, ed è in pericolo di estinzione.