La moda italiana perde un pezzo da 90 | Addio alla grande catena di abbigliamento: decenni di gloria bruciati in un lampo

Un noto marchio di abbigliamento sta per chiudere - Ansa - Lagazzettadiviareggio.it
Gravi problemi in vista per un celebre marchio di abbigliamento italiano. La crisi economica ha inferto un colpo mortale a questo settore
La crisi colpisce con sempre maggiore durezza i settori nevralgici della nostra economia. L’aumento spropositato dei costi delle materie prime, iniziato qualche anno fa con lo scoppio del conflitto russo/ucraino, ha mandato in crisi intere filiere produttive. Nel nostro Paese uno dei settori più colpiti è senza dubbio l’abbigliamento.
Non è un caso che marchi internazionali di prim’ordine molto presenti in Italia stanno segnando il passo. H&M, ad esempio, ha registrato un calo del 46% delle vendite e ha chiuso più di tremila negozi, di cui otto in Italia. Zara dal canto suo ha temporaneamente chiuso oltre la metà dei suoi negozi subendo un calo delle vendite pari al 24% nel marzo 2020.
Non se la passano meglio Benetton e Geox, aziende alle prese con serie difficoltà di natura economica. La pandemia ha accelerato la transizione verso l’e-commerce, cambiando radicalmente le abitudini di acquisto dei consumatori.
Una nuova frontiera che ha messo a dura prova la resistenza sul mercato dei marchi tradizionali. La necessità di adattarsi rapidamente a queste nuove dinamiche ha rappresentato e rappresenta tutt’ora una sfida significativa per molte aziende del settore.
Moda italiana, il celebre marchio chiude per sempre
C’è chi di fronte a questo nuovo scenario è riuscito in qualche modo a venirne fuori indenne o quasi. Altri gruppi invece, soprattutto come quelli citati in precedenza, hanno accusato il peso della crisi vedendosi costretti a licenziare un alto numero di lavoratori.
Una delle eccellenze italiane è stato per quasi un secolo il Gruppo Coin, autentico punto di riferimento del settore dell’abbigliamento. Con l’aumento dei prezzi e la drastica riduzione della domanda di mercato il celebre marchio non ha avuto altra scelta che chiudere.

Crisi dell’abbigliamento, addio ai negozi più belli: numeri da capogiro
In questo inizio di 2025 il Gruppo Coin ha annunciato la chiusura di otto punti vendita, con la conseguente perdita di quasi 100 posti di lavoro. Questa decisione è stata un duro colpo per i dipendenti e per l’intero settore, sollevando preoccupazioni riguardo al futuro dei restanti 1.300 lavoratori dell’azienda.
La chiusura di negozi e la riduzione dell’orario di lavoro hanno generato, com’era inevitabile che fosse, un clima di pesante incertezza e grave preoccupazione. Tutte le sigle sindacali in rappresentanza dei lavoratori hanno lanciato l’allarme seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, chiedendo un intervento delle istituzioni per trovare una soluzione alla crisi.