“Le dovete ricomprare a tutti”: la Cassazione ha confermato | Gomme nuove alle auto pagate dallo Stato
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Pneumatici- Foto di Andrea Piacquadio da Pexels-LaGazzettadiViareggio.it
La Corte di Cassazione ha preso una decisione destinata a far molto discutere: in ballo ci sono la sicurezza stradale e una spesa molto onerosa.
Incidenti e danni ai veicoli sono all’ordine del giorno sulle strade italiane, spesso proprio a causa delle condizioni dissestate di queste ultime.
Secondo un recente sondaggio, il 55% degli italiani ritiene che buche, asfalto deteriorato e lavori non segnalati siano tra le principali cause di sinistri.
Stando a quanto stabilito dal Codice della Strada spetta agli enti pubblici l’obbligo di mantenere in perfetta sicurezza la rete viaria.
In molte città, però, questa disposizione viene spesso disattesa e gli automobilisti devono pensare da soli ai danni causati ai propri veicoli.
Manutenzione delle strade: quando gli enti sono responsabili per i danni provocati ai veicoli
A proposito di questo argomento è recentemente intervenuta la Corte di Cassazione, ribadendo un principio chiave. Gli enti responsabili della manutenzione stradale possono essere chiamati a risarcire i danni subiti dagli automobilisti, anche quando comprendono la sostituzione degli pneumatici rovinati a causa di manto stradale dissestato. Con la sentenza n. 18518/2024, la Suprema Corte ha stabilito che la responsabilità dell’ente sussiste a meno che non venga dimostrato il caso fortuito, ovvero una circostanza imprevedibile e inevitabile.
Guardando all’art.14 del Codice della Strada si nota come sia evidenziato che gli enti proprietari o gestori delle strade devono garantire la sicurezza della circolazione, intervenendo tempestivamente per riparare eventuali anomalie del manto stradale e posizionare una segnaletica adeguata in caso di pericoli. La mancata manutenzione della carreggiata configura, quindi, una responsabilità oggettiva dell’ente pubblico. Per ottenere il risarcimento, però, l’automobilista danneggiato deve dimostrare il nesso causale tra la buca sulla strada e il danno subito. In presenza di un caso fortuito, l’ente può essere esonerato da ogni responsabilità. Il comportamento dell’automobilista è molto rilevante: in caso di guida imprudente o mancata osservanza della segnaletica, il risarcimento potrebbe essere ridotto o negato.
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Come chiedere il rimborso della spesa sostenuta per gli pneumatici
Prima di chiedere il rimborso della spesa sostenuta per la sostituzione delle gomme danneggiate, bisogna raccogliere prove concrete. A fare la differenza nella richiesta di risarcimento sono le fotografie della buca, la documentazione dei danni subiti e la testimonianza di altri automobilisti o il verbale delle autorità. Per seguire la procedura bisogna effettuare un primo tentativo in via stragiudiziale, attraverso una richiesta danni da inviare all’ente competente tramite raccomandata o PEC.
Se l’ente non riconosce il risarcimento, si può procedere per via giudiziaria. Per danni inferiori ai 5.000 euro, il ricorso può essere presentato al Giudice di Pace, mentre per importi superiori è necessario rivolgersi al Tribunale Ordinario.