Ultim’ora Assegno di Inclusione, queste famiglie a febbraio non avranno nulla: gli puoi dire addio definitivamente
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Assegno di INclusione febbraio, chi non riceverà l'accredito - lagazzettadiviareggio.it
Febbraio sarà la resa dei conti per moltissimi percettori, mentre altri non riceveranno l’assegno come di consueto: slitta al prossimo mese.
Questo mese l’Assegno di Inclusione verrà erogato come di consueto nella data del 27 del mese, ma purtroppo questo non riguarderà tutti coloro che fino adesso ne hanno usufruito.
Nel 2024, l’Assegno di Inclusione ha supportato circa 760.000 nuclei familiari, coinvolgendo un totale di circa 1,7 milioni di persone. Solamente a dicembre 2024, i beneficiari sono stati quasi 608.000, con un importo medio mensile erogato di 627 euro.
Quest’anno, però, cambiano le condizioni, e con esse anche la situazione economica di molte persone. La cosa negativa è che, anche se ci si trova in condizioni svantaggiate, alcuni dettagli porteranno alla revoca del pagamento e, alla meglio, al ritardo dell’accredito che slitterà al prossimo mese. Questo è dovuto ad un ricalcolo dell’INPS che coinvolgerà determinati percettori.
Assegno di Inclusione febbraio 2025: chi non riceverà l’accredito di febbraio
Si parte dai ritardi, quelli meno gravosi, ma comunque limitanti per tutti coloro che contano su questa entrata per garantirsi uno stile di vita quanto più dignitoso. Purtroppo, la normativa ha degli iter burocratici ben precisi che il percettore deve seguire in maniera rigorosa al fine di non perdere l’Assegno.
In primo luogo, l’ISEE. Questo va aggiornato entro il 31 gennaio, almeno per chi percepisce l’assegno. Chi non presenta la dichiarazione entro questa data – e quest’ultima non sia effettivamente registrata – vi è il rischio che il pagamento di febbraio slitti al prossimo mese. Questo dato è davvero importante, poiché molti Caf in tutta Italia hanno segnalato ritardi nell’elaborazione delle richieste, con tempistiche che vanno oltre i 10 giorni, rispetto i 3/4 giorni che l’INPS impiega per rilasciare l’attestazione.
Per questo è bene controllare sul sito web o chiamare l’INPS per avere informazioni sull’elaborazione della pratica qualora sia stata fatta negli ultimi giorni disponibili. In ogni caso, ci sarà anche chi l’Assegno, non lo riceverà più nel 2025.
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Chi non riceverà più l’Assegno di Inclusione nel 2025
Tra ritardi e blocchi del sistema INPS, a non vedere più l’Assegno di Inclusione saranno coloro che non hanno presentato l’ISEE, o che l’hanno fatto, ma tra il 2022 e il 2023 hanno beneficiato di un miglioramento della situazione economica e patrimoniale. Questo, tenendo conto che il nucleo familiare dev’essere attuale e non degli anni precedenti.
Per continuare a percepire l’Assegno di Inclusione, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali. L’ISEE deve essere inferiore a 10.140€, e il reddito non deve superare i 6.500€, con una soglia aumentata a 8.190€ per i nuclei familiari composti solo da persone over 67 o con grave disabilità.
Poi, il patrimonio immobiliare non può superare i 30.000€, con l’eccezione della prima casa se il suo valore IMU supera i 150.000€. Inoltre, il patrimonio mobiliare deve rimanere sotto i 6.000€. Tuttavia, questa soglia aumenta di 2.000€ per ogni componente familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000€, con ulteriori incrementi in caso di minorenni o persone con disabilità.
Se anche uno di questi requisiti non viene rispettato, l’Assegno di Inclusione sarà revocato e non verrà pagato a febbraio. In questo caso, per riottenere il beneficio, è possibile richiedere l’ISEE corrente, che considera la condizione economica aggiornata all’anno precedente. Tuttavia, in caso di perdita del patrimonio l’isee corrente può essere presentato dal 1 aprile.