Multe 2025, Salvini conferma la prescrizione: i comuni non prendono nulla | È ufficiale
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Multa- Foto di Kindel Media da Pexels-LaGazzettadiViareggio.it
Cambiamenti in arrivo per la notifica e la prescrizione delle sanzioni: ecco cosa cambia per gli automobilisti italiani alle prese con le multe.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Traporti, Matteo Salvini, ha confermato la prescrizione delle multe stradali dopo un certo periodo di tempo.
L’attuale normativa stabilisce che le sanzioni amministrative, inclusi i verbali per infrazioni al Codice della Strada, siano destinate a decadere in alcuni casi.
Trascorso un determinato periodo di tempo, infatti, gli enti locali non possono più riscuotere gli importi dovuti e addebitati per quanto commesso.
La disposizione, regolata dall’articolo 209 del Codice della Strada, prevede che una multa cada in prescrizione dopo cinque anni dall’ultima notifica valida. Inoltre, la mancata notifica del verbale entro i termini previsti comporta l’automatica nullità della sanzione.
Prescrizione multe: quando le sanzioni stradali vengono considerate nulle
Per il 2025 sono stati confermati questi principi, ma non sono mancate le polemiche da parte dei comuni, che temono di perdere ingenti somme di denaro. La norma intende, infatti, tutelare gli automobilisti, ma crea un problema alle amministrazioni locali. La questione assume un peso ancora più rilevante se si considera l’ingente quantità di multe annullate negli ultimi anni a causa di vizi di forma o di notifiche che hanno superato i termini di legge.
Analizzando bene la legge si scopre che qualsiasi multa derivante da un’infrazione rilevata in assenza del trasgressore deve essere notificata entro 90 giorni. Questo limite riguarda, ad esempio, le sanzioni applicate nel caso di autovelox o telecamere ZTL. Superato questo periodo, la sanzione si considera nulla e l’automobilista può presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di pace. Il calcolo dei 90 giorni parte dal giorno successivo alla data dell’infrazione e include sia i giorni festivi che i fine settimana. In caso di notifica tardiva, il cittadino deve attivarsi per contestare la sanzione, poiché la nullità non è automatica. La Corte di Cassazione ha ribadito che la mancata impugnazione nei termini previsti comporta comunque l’obbligo di pagamento.
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Termini di prescrizione multe: entro quanto decade il diritto alla riscossione
Il Codice della Strada stabilisce che il diritto degli enti a riscuotere il pagamento delle multe decade quando sono trascorsi cinque anni dall’ultima comunicazione ufficiale inviata al trasgressore. Se durante questo periodo non viene notificato il pagamento, la multa si considera prescritta e non può più essere richiesta.
Si tratta di un principio regolato dall’articolo 28 della legge 689/1981, che tutela gli automobilisti da richieste di pagamento tardive. Bisogna, però, ricordare che la prescrizione può essere interrotta da qualsiasi atto di riscossione notificato entro i cinque anni: questi avvisi riattivano i termini per la richiesta di pagamento.