“Scatta il canone libretto”: da ora 50€ per averlo attivo | Al posto di blocco te lo chiedono
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Libretto di circolazione: cos'è la famosa 'nuova tassa' - lagazzettadiviareggio.it
Per mantenere attivo il proprio libretto di circolazione, sarà chiesto di versare una quota di 50€: quando è richiesto il pagamento.
Possedere un’auto al giorno d’oggi non significa solo libertà di movimento, ma anche una serie di spese fisse a cui non si può sfuggire. Tra bollo, superbollo, IPT e altre imposte, il mondo della tassazione automobilistica è un labirinto di regole, scadenze e costi che pesano sul portafoglio di milioni di automobilisti.
Tra chi evade le tasse e chi, vuole mantenere un veicolo senza aver problemi con il fisco, quest’anno moltissimi conducenti si troveranno di fronte ad una nuova tassa: quella del libretto di circolazione.
In questo 2025 nel suo secondo mese, sono state molte le situazioni: qualcuno ha già pagato senza indugi, mentre altri non hanno accolto la notizia con un certo entusiasmo, ed altri ancora hanno confuso la sua applicazione. Ma al di fuori della reazione dei contribuenti, è bene fare chiarezza perché c’è tanta confusione sul tema, e circolano diverse notizie non propriamente veritiere. Scopriamo, dunque, perché è stata introdotta questa tassa sul libretto e ogni quanto andrà pagata.
Imposte e bolli 2025: cosa cambia quest’anno
Quando si parla di tasse legate ai veicoli, il primo pensiero va al bollo auto, la tassa regionale che ogni proprietario di un mezzo deve versare annualmente. Poi ci sono i bolli sulle pratiche burocratiche, come quelli richiesti per l’immatricolazione, il passaggio di proprietà o qualsiasi operazione che comporti la registrazione presso la Motorizzazione o l’ACI. Anche una semplice fattura può essere soggetta a bollo, come nel caso delle ricevute fiscali superiori ai 77,47€.
La novità che quest’anno ha fatto tanto discutere, riguarda il libretto di circolazione, un documento che fino a poco tempo fa non prevedeva costi di mantenimento. Non si tratta di una tassa completamente nuova, ma per molti automobilisti è la prima volta che si ritrovano a pagarla direttamente, senza che fosse inglobata in altri costi di gestione del veicolo. Ecco perché il pagamento di questa quota ha sorpreso così tanti contribuenti, soprattutto chi pensava che il libretto, una volta ottenuto, non richiedesse ulteriori spese.
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Libretto di circolazione: il canone da 50€
Come accennato, non si tratta di una novità, ma di una situazione che a molti automobilisti è capitata solo quest’anno, facendoli trovare in un caso che conferma la regola: qualsiasi iter burocratico che si svolge, è necessario versare un’imposta. L’aggiornamento del libretto di circolazione ne è il caso lampante.
La cifra da pagare si aggira intorno ai 50€ ed è una sorta di canone complessivo che va versato entro la fine dell’anno in corso. Se si dimentica di farlo, la multa sarà ben più salata. Per regolarizzare la situazione, bisogna recarsi presso il Comune, compilare il modulo DT 954 I e pagare 13,50€ all’ACI e 32 euro di bollo, per un totale di 45,50€. Questa procedura è obbligatoria ogni volta che si verificano modifiche rilevanti nei dati del veicolo o del proprietario, come il cambio di residenza.
In alcuni casi, però, l’importo può variare leggermente in base alla regione di residenza e alle modalità di pagamento scelte. Chi non provvede all’aggiornamento nei tempi stabiliti rischia sanzioni che possono superare i 300€, con l’aggiunta di eventuali spese per il recupero della regolarità. Per questo motivo, è fondamentale verificare le scadenze e assicurarsi di completare la procedura in tempo, evitando spiacevoli sorprese durante un controllo su strada.