Dichiarazione dei redditi, da oggi finalmente ti sconti questa spesa: quasi 800€ recuperati di colpo
Con la nuova dichiarazione dei redditi sarà possibile ottenere un rimborso consistente per una spesa che affrontano milioni di italiani.
È iniziata la stagione in cui ci si prepara per la nuova dichiarazione dei redditi. Si tratta di un obbligo fiscale che accomuna la maggior parte dei contribuenti ma che, al contempo, può permettere di ottenere rimborsi sulle spese effettuate durante l’anno.
Come ormai noto, dal 2024 è stata ampliata la platea di chi può accedere al modello 730. Anche quest’anno andrà presentata entro il 30 settembre con il modello 730 e entro il 31 ottobre con il modello Redditi Persone Fisiche o IRES per le società.
In questi documenti andranno inseriti i propri redditi, ma anche le spese affrontate durante l’anno che prevedono detrazione e deduzione. Data la complessità dell’argomento e l’importanza di ottenere il massimo beneficio fiscale, è bene fare chiarezza sulle spese più comuni, soprattutto su quelle che incidono maggiormente sul rimborso IRPEF.
Dichiarazione dei redditi 2025: come ottenere quasi 800€ di rimborso
Pubblicate le bozze del modello 730/2025, ed emergono le prime conferme: la riforma fiscale comincia a farsi sentire anche sulle detrazioni.
Oggi ci focalizzeremo su una spesa molto comune, che non tutti sono a conoscenza di dover affrontare, ma che viene inserita in automatico nella rata.
Stiamo parlando degli interessi passivi del mutuo prima casa. Chi ha un reddito elevato, nel 2025 dovrà fare i conti con un tetto massimo per le detrazioni fiscali, mentre gli altri potranno ottenere un rimborso sostanzioso. Vediamo cosa cambia nel 2025 e perché è importante dichiarare questa spesa ogni anno.
Detrazione mutuo interessi passivi: a quanto ammonta nel 2025 e come ottenerla
Gli interessi passivi del mutuo prima casa danno diritto a una detrazione IRPEF del 19% su un massimo di 4.000€ di interessi annui. Questo significa che il rimborso può arrivare fino a 760€, una cifra non trascurabile per chi ha un mutuo in corso.
Per ottenerla, occorre inserire l’importo pagato nel corso dell’anno nella dichiarazione dei redditi, avvalendosi della certificazione rilasciata dalla banca. Ma attenzione: se il mutuo è cointestato, la detrazione va suddivisa tra i titolari, salvo il caso in cui uno dei due sia fiscalmente a carico dell’altro.
Possono richiedere questa agevolazione i contribuenti che hanno acceso un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. L’immobile deve essere adibito a residenza entro un anno dall’acquisto, altrimenti si perde il diritto alla detrazione.
Cosa cambia nel 2025? Con l’entrata in vigore della riforma fiscale, alcuni contribuenti con redditi elevati (oltre 75.000€) potrebbero subire delle limitazioni sulle detrazioni. Tuttavia, la soglia di 4.000€ per gli interessi passivi resta valida per la maggior parte dei contribuenti.
Inoltre, grazie all’integrazione automatica dei dati nel precompilato, dichiarare questa spesa diventa ancora più semplice: basterà controllare che l’importo sia corretto e confermarlo nel 730/2025 per ottenere il rimborso spettante.