“Pignoramento in 60 giorni”: da ora ti leva casa il comune direttamente | Non ti arriva nemmeno la cartella
Novità per quanto riguarda i pignoramenti: ecco in quali casi il Comune può procedere al sequestro dell’abitazione e come i contribuenti possono tutelarsi rispetto a questa evenienza davvero tragica.
La riforma fiscale in atto sta cambiando il rapporto tra cittadini e amministrazioni locali: l’obiettivo perseguito dallo Stato è quello di veicolare l’immagine di un Fisco amico, dalla parte dei contribuenti.
Sono state, quindi, estese le rateizzazioni a 120 rate ed è previsto il discarico automatico delle cartelle: da un lato vengono incentivati i pagamenti spontanei e dall’altro si velocizzano le procedure esecutive contro chi rimane inadempiente.
Tra le misura indubbiamente più discusse c’è quella per i Comuni di avviare il pignoramento degli immobili in appena 60 giorni senza passare per l’Agenzia delle Entrate, un boccone amaro da digerire per chi non adempie agli obblighi fiscali.
Gli enti locali potranno, dunque, agire in autonomia per recuperare le somme dovute e non dovranno più attendere 180 giorni: la riscossione risulta più efficienti, ma ci sono molti dubbi sull’applicazione pratica della normativa.
Riforma fiscale: riduzioni e sconti previsti per chi paga multe, Imu o Tari
Una delle principali innovazioni della riforma fiscale è la cosiddetta “rottamazione perenne“, un meccanismo che consente ai Comuni di applicare definizioni agevolate per le cartelle esattoriali locali. Il modello segue l’esempio delle precedenti rottamazioni fiscali statali. I contribuenti possono così ottenere significative riduzioni su sanzioni e interessi se saldano le imposte entro termini stabiliti dall’ente locale.
Chi paga multe, Imu o Tari entri i termini indicati potrebbe beneficiare di uno sconto fino a un terzo delle maggiorazioni previste per legge. Inoltre, è prevista una riduzione fino al 5% per chi opta per l’addebito diretto sul conto corrente. In questo modo si semplifica la gestione dei tributi e si evita il rischio di evasione.
Rischio pignoramento: quando il Comune può procedere al sequestro della casa
D’altra parte si stringe la morsa su chi risulta inadempiente a livello fiscale. Attualmente è l’Agenzia delle Entrate- Riscossione ad occuparsi del recupero forzoso delle imposte locali: l’iter burocratico può prolungarsi fino a 180 giorni. Con la nuova normativa, invece, i Comuni potranno avviare direttamente le procedure esecutive, riducendo i tempi a soli 60 giorni per il pignoramento degli immobili.
La misura potrebbe avere conseguenze rilevanti per i contribuenti in difficoltà. Si fa, infatti, più concreto il rischio di perdere la casa a causa del mancato pagamento di tasse locali. La sfida odierna per il Governo è quella di trovare un equilibrio tra l’esigenza di garantire entrate fiscali certe e la tutela dei cittadini più vulnerabili.