Ristrutturazione, Meloni ci ha fregati: se fai i lavori a casa mazzata di tasse | Ti colpiscono anche se sposti un muro

Ristrutturare casa

Ristrutturare casa- Foto di Laura Shaw da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

Quando si decide di ristrutturare casa bisogna fare molta attenzione: il Fisco monitora la situazione e può imporre il pagamento di tasse inattese anche quando si effettuano piccoli lavori apparentemente insignificanti.

L’applicazione del Superbonus e l’aggiornamento delle rendite catastali hanno avuto delle conseguenze davvero notevoli sul carico fiscale legato alle ristrutturazioni delle case per gli italiani.

A partire dall’inizio di questo 2025 l’Agenzia delle Entrate ha cominciato ad inviare lettere ai contribuenti che hanno ristrutturato casa usufruendo del Superbonus, ma che non hanno aggiornato i dati catastali.

L’aumento delle imposte sulla casa, però, non riguarderà solo chi ha usufruito di agevolazioni fiscali: a ritrovarsi con una bella stangata potrebbe essere anche chi ha eseguito lavori strutturali senza incentivi.

Le modifiche catastali, infatti, sono obbligatorie ogni volta che vengono eseguiti interventi di qualsiasi tipo che aumentano il valore dell’immobile, indipendentemente dal bonus utilizzato.

Tasse sulla casa: quando deve essere aggiornata la rendita catastale

L’adeguamento della rendita catastale non è un obbligo solo per chi ha usato il Superbonus, ma una regola generale del sistema fiscale italiano. Secondo il Testo Unico dell’Edilizia, la rendita catastale deve essere aggiornata in specifici casi, tra cui:

  • aumento o diminuzione del numero di vani;
  • incremento della volumetria dell’immobile;
  • aumento del valore catastale di oltre il 15%.

L’aggiornamento diventa obbligatorio anche in assenza di incentivi fiscali, se si rientra in uno di questi casi. La mancata comunicazione delle variazioni potrebbe portare a corpose sanzioni, oltre all’aggiornamento d’ufficio da parte dell’Agenzia delle Entrate che ha intensificato i controlli in questo 2025.

Strumenti per ristrutturazione
Strumenti per ristrutturazione- Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

Quali sono gli interventi che cambiano il valore dell’immobile e comportano variazioni fiscali

Quando si tratta di revisione della rendita catastale e di conseguente aumento delle imposte non si fa riferimento solo a interventi strutturali, come la ricostruzione di un edificio. Ad incidere sulle tasse da pagare sono anche interventi apparentemente minori che modificano comunque il valore dell’immobile. Tra i lavori da considerare ci sono il cambio di destinazione d’uso (ad esempio, da locale commerciale ad abitazione), la fusione di due appartamenti in un’unica unità abitativa (con rischio di classificazione come immobile di lusso se si superano i 240 mq), l’installazione di un cappotto termico o impianti fotovoltaici, che migliorano la classe energetica o le ristrutturazioni significative su immobili storici o mai rinnovati.

Chi ha effettuato interventi di manutenzione ordinaria, come la sostituzione degli infissi o il rifacimento del bagno, può tirare un sospiro di sollievo: questi lavori non incidono sulla rendita catastale e non comportano variazioni fiscali. Il consiglio per chi sta pensando di ristrutturare è quello di verificare in anticipo la propria posizione catastale per evitare brutte sorprese.