“È il bonus più alto nella storia”: Giorgia Meloni l’ha approvato | 150.000€ senza limiti di Isee e serve solo questo per averlo

Dare soldi

Dare soldi- Foto di Gerd Altmann da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

Il Governo Meloni garantisce un’opportunità unica per i professionisti e le imprese: ecco chi può accedere al nuovo incentivo e come richiederlo senza bisogno di presentare Isee.

Grazie all’ultima Legge di Bilancio è stata introdotta una misura fiscale pensata soprattutto per avere un impatto positivo sul bilancio economico di lavoratori autonomi, aziende e professionisti.

Si tratta di un’agevolazione senza precedenti che consiste in un bonus fino a 150.000 euro senza alcun limite di ISEE: questa cifra non è mai stata raggiunta tra le detrazioni dell’ambito fiscale italiano.

In particolare la detrazione si applica alle spese di rappresentanza, tutti quei costi che sono stati sostenuti nel tempo per promuovere la propria attività, creando una rete di contatti e pubblicizzandosi.

Il principio che c’è dietro a questo nuovo bonus è quello di incentivare la crescita e la competitività delle imprese, consentendo loro di recuperare parte delle spese sostenute per attività promozionali e di pubbliche relazioni.

Cosa sono le spese di rappresentanza e come possono essere detratte fiscalmente

Prima di tutto è necessario chiarire il concetto di spese di rappresentanza. Secondo la normativa fiscale rientrano in questa categoria tutti i costi sostenuti da aziende e professionisti per iniziative finalizzate a migliorare la propria immagine, promuovere i prodotti o servizi offerti e stabilire relazioni con nuovi potenziali clienti. Nello specifico rientrano in questa categoria eventi aziendali, sponsorizzazioni, regali di rappresentanza e spese per convegni e meeting.

La grande novità della misura approvata dal governo Meloni è la possibilità di dedurre queste spese senza l’applicazione di limiti di reddito, come invece avviene per altri incentivi fiscali. Anche per questo bonus, però, esiste un tetto massimo detraibile che dipende dal fatturato dell’impresa e si articola in tre fasce: 1,5% dei ricavi per aziende con introiti fino a 10 milioni di euro, 0,6% per fatturati compresi tra 10 e 50 milioni e 0,4% per ricavi superiori a 50 milioni di euro.

Stretta di mano
Stretta di mano- Foto di Niek Verlaan da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

Detrazioni fiscali per spese di rappresentanza: chi può usufruirne

L’aspetto che ha generato più clamore è l’entità della cifra massima deducibile. Nel caso di un’azienda con un fatturato di 10 milioni di euro, infatti, l’1,5% corrisponde proprio a 150.000 euro. Si tratta, indubbiamente, di una somma notevole che può essere recuperata fiscalmente, alleggerendo così il carico fiscale dell’impresa. Questa misura rappresenta una grande opportunità da cogliere per tutte le realtà imprenditoriali che investono nel proprio sviluppo e nella creazione di nuove opportunità di business.

Non sono previsti vincoli legati all’Isee e questa caratteristica rende la misura accessibile a molti soggetti fiscali, tra cui lavoratori autonomi e professionisti con partita IVA. Bisogna sempre ricordare, però, che per poter beneficiare di questa deduzione, le spese devono rispettare criteri di congruità e inerenza rispetto all’attività svolta.