Terremoto Coca Cola, scatta il maxi ritiro dal mercato: “Alti livelli di Clorato” | Se te la trovi in casa non berla

imbottigliamento Coca Cola

Maxi ritiro Coca Cola - lagazzettadiviareggio.it

A seguito di un controllo, sono stati rinvenuti alti livelli di Clorato all’interno di alcuni lotti di Coca Cola: il ritiro dal mercato. 

Quando si pensa a Coca Cola, non si può fare a meno di associarla a un marchio che ha segnato intere generazioni, costruendo la sua identità attorno a un mondo di felicità, convivialità e momenti spensierati. La sua storia è un racconto di successo che affonda le radici nel 1886, quando John S. Pemberton, un farmacista di Atlanta, creò quella che inizialmente doveva essere una medicina per il mal di testa. Quella ‘medicina’ si trasformò nella bevanda che conosciamo oggi, famosa per la sua formula segreta e per la capacità di rimanere sempre al passo con i tempi.

Tuttavia, nonostante il suo successo globale, Coca Cola ha dovuto fare i conti con diverse controversie che hanno scosso la sua immagine. Tra le più discusse, ricorderemo l’uso dell’aspartame, un dolcificante artificiale che sin dagli anni ’80 è stato al centro di dibattiti sulla sua sicurezza.

Le accuse, che parlano di possibili rischi come tumori e malformazioni genetiche, hanno alimentato campagne di disinformazione, erodendo progressivamente la fiducia nel marchio. E, recentemente, un’altra scoperta ha nuovamente fatto parlare di sé: il ritrovamento di alti livelli di clorato in alcune bevande.

Cos’è il Clorato e perché potrebbe minare la salute

Partiamo subito dicendo che il clorato è una sostanza legale, ma entro certi limiti. Può formarsi durante certi trattamenti industriali, come il trattamento dell’acqua o l’uso di disinfettanti. E quando presente in alte concentrazioni nelle bevande, può risultare dannoso per la salute. In particolare, può compromettere la funzione della tiroide, interferire con il sistema immunitario e, nei casi peggiori, danneggiare i reni.

Per questo, le leggi alimentari stabiliscono limiti ben precisi sulla quantità di clorato nelle bevande, come la Coca Cola. Tuttavia, è stato rinvenuto solamente in determinati lotti.

Produzione Coca Cola lattine
Coca Cola, il ritiro dal mercato – lagazzettadiviareggio.it

Coca Cola ritirata: quali sono i lotti ‘incriminati’

L’imbottigliamento di bevande è un processo di per sé complesso, che non riguarda solo la celebre Coca Cola, ma anche una vasta gamma di altri prodotti, tra cui Sprite, Fanta e molte altre bevande. Le società che gestiscono questo processo, come quella europea che imbottiglia per Coca Cola, si occupano di garantire che ogni bottiglia o lattina sia sicura per il consumo. Tuttavia, occasionalmente, possono sorgere problematiche legate alla qualità, come nel caso del recente ritiro di alcuni lotti, che ha coinvolto vari marchi distribuiti in diverse nazioni.

Nel primo mese del 2025, Coca Cola ha ritirato dal mercato diversi lotti di bevande. Tra queste rientra Coca-Cola, Sprite e Fanta, segnalati in Belgio, Regno Unito, Paesi Bassi, Germania e Lussemburgo, dopo aver rilevato livelli troppo alti di clorato.

Sebbene l’azienda abbia dichiarato che i rischi per la salute siano minimi, i prodotti coinvolti sono stati individuati grazie ai numeri di produzione dal 328GE al 338GE, situati sulla base delle lattine o sul collo delle bottiglie. Le bevande vendute in Italia non sono state coinvolte nel ritiro, che non ha interessato le bottiglie di plastica.