“Scatta la tassa bancaria”: non tenere mai questa cifra sul tuo conto corrente | Ritira immediatamente o devi pagare
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Nuova tassa bancaria - lagazzettadiviareggio.it
Milioni di correntisti si ritroveranno a fare i conti con la tassa bancaria: nel 2025 conviene ritirare prima che lo faccia la banca.
La gestione dei risparmi, oggi più che mai, è un tema caldo. Con l’inflazione che erode costantemente il valore del denaro e i tassi d’interesse sui conti correnti praticamente nulli, la questione di come e dove tenere i propri soldi sta diventando sempre più importante. Ma c’è un aspetto da non sottovalutare: oltre al rischio di veder diminuire il potere d’acquisto, c’è anche un’altra minaccia nascosta, e non pochi la conoscono.
In Italia, infatti, se hai un saldo troppo alto sul conto corrente, potrebbero scattare costi aggiuntivi che potrebbero farti pentire di non aver agito prima. Ma quanto è questa cifra? E perché dovresti preoccuparti? Se il tuo conto corrente supera una certa soglia, rischi di veder applicate delle imposte o commissioni che, nel lungo periodo, potrebbero davvero farti perdere una parte dei tuoi risparmi.
Le tasse bancarie: perché conviene non lasciare troppo sul conto
La maggior parte dei conti correnti oggi non prevede interessi significativi, anzi, se non gestiti correttamente, i saldi elevati possono risultare più problematici che vantaggiosi. A partire da importi superiori ai 5.000€, infatti, scatta l’imposta di bollo, una tassa annuale di 34,20€ che grava sui conti con giacenze superiori a questa soglia. Ma non è tutto: le banche potrebbero applicare anche altre commissioni legate ai costi di gestione dei saldi elevati, facendo lievitare i costi a lungo termine.
Inoltre, i tassi d’interesse sui conti correnti sono generalmente bassissimi, se non nulli, il che significa che il denaro fermo sul conto non frutta nulla. Anzi, se consideriamo l’inflazione, i soldi che rimangono fermi sul conto perderanno valore nel tempo.
Un altro aspetto spesso ignorato è l‘impatto che un saldo troppo alto può avere sull’ISEE. Se hai una cifra considerevole nel conto corrente, l’ISEE salirà e questo potrebbe impedire l’accesso a prestazioni sociali o bonus economici, come l’Assegno Unico o il Reddito di Cittadinanza. Se, invece, trasferisci una parte dei tuoi risparmi su strumenti che non sono considerati ‘liquidi’, come i buoni fruttiferi postali, non vedrai il tuo ISEE aumentare, poiché questi strumenti non vengono conteggiati allo stesso modo dei fondi sul conto corrente.
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Come proteggere i tuoi risparmi
Oltre ad evitare di lasciare troppi soldi sul conto corrente, è importante considerare altre opzioni per gestire i propri risparmi, come i conti deposito o i fondi comuni di investimento. Questi strumenti possono generare interessi e al contempo non incidono sul calcolo dell’ISEE, mantenendo basso l’indicatore economico e al contempo evitando controlli fiscali e spese tutto fuorché piacevoli.