“Non mi potete dire niente, sto andando a lavorare”: posto di blocco annullato così | Non prendi la sanzione
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Guidare automobile- Foto di Hassan OUAJBIR da Pexels- LaGazzettadiViareggio.it
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La legge tutela chi lavora: ecco cosa succede nel momento in cui si viene fermati ad un posto di blocco e si vogliono evitare sanzioni gravi.
Un controllo al posto di blocco può destare molte preoccupazioni, ma chi sta guidando per recarsi al lavoro può contare su una protezione legale importante.
Il Codice della Strada prevede, infatti, che in determinate circostanze non si possano comminare sanzioni gravi e non si possa procedere al sequestro del veicolo.
Questo è possibile perché la Costituzione Italiana sancisce la centralità del lavoro e proprio il lavoro è sottoposto ad una tutela fondamentale.
Chi utilizza il proprio veicolo per scopi lavorativi può contare su un trattamento privilegiato orientato alla protezione dell’attività professionale.
Come si applica il Codice della Strada per garantire la tutela del lavoro
Il lavoro, come specificato, è uno dei pilastri su cui si fonda la società italiana: si tratta di un diritto fondamentale tutelato addirittura dalla Costituzione. Questa importanza si riflette anche nell’applicazione del Codice della Strada: in casi specifici sono previste deroghe per chi utilizza il proprio veicolo per recarsi al lavoro o svolgere attività lavorative. La normativa sottolinea che un veicolo che risulta strumentale al lavoro non può essere sottoposto a fermo amministrativo o sequestro, neanche di fronte a irregolarità evidenti.
Pensando a degli esempi pratici questa misura può essere applicata nel caso di chi guida un mezzo commerciale o utilizza un’auto personale per raggiungere il proprio luogo di lavoro. Durante un controllo, infatti, il conducente può dimostrare di essere diretto proprio sul luogo in cui svolge la propria professione e in quel momento gli agenti non possono eseguire provvedimenti che impediscano l’uso del veicolo. In questo modo si garantisce il diritto al lavoro, ma si tutela anche il reddito di chi ha bisogno di quel mezzo di trasporto per vivere.
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Come evitare il sequestro dei veicoli commerciali utilizzati per lavoro
La normativa menzionata si applica in particolare ai veicoli commerciali, che sono fondamentali per l’esercizio di molte professioni, come quelle di autotrasportatori, rappresentanti di commercio o tecnici che operano sul territorio. Senza il proprio mezzo, questi lavoratori si troverebbero impossibilitati a svolgere le proprie mansioni.
Nei casi in cui questi lavoratori vengano sottoposti ad un controllo del posto di blocco devono essere in grado di dimostrare il collegamento tra l’uso del veicolo e la propria attività lavorativa attraverso apposita documentazione o altri elementi di prova. Di fronte all’evidenza probatoria il Codice della Strada prevede un’esenzione dal sequestro anche in caso di violazione delle norme.