Stangata Superbonus, tutti i proprietari di casa nel disastro: la nuova tassa è killer | Ti svuotano il conto
Il Superbonus rischia di diventare un’arma a doppio taglio: in arrivo la stangata per moltissimi beneficiari.
Da anni il Superbonus è stata un’opportunità di rinnovare e migliorare le proprie abitazioni, puntando su efficienza energetica e sostenibilità. In molti, infatti, si sono lasciati trasportare dall’occasione per fare lavori che, con buone probabilità, avrebbero rimandato.
Ma quello che inizialmente sembrava un regalo da parte dello Stato rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo economico.
La stangata, infatti, potrebbe arrivare sotto forma di un aumento significativo delle tasse, legato all’aggiornamento delle rendite catastali degli immobili che hanno beneficiato delle agevolazioni fiscali. La novità di cui si parla ormai da mesi potrebbe svuotare il conto di molti proprietari di casa. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Aggiornamento delle rendite catastali: un colpo basso ai proprietari?
Dietro l’apparente burocrazia dell’aggiornamento delle rendite catastali, si nasconde una vera e propria mazzata. La scorsa Legge di Bilancio 2024 prevede un obbligo di aggiornamento per gli immobili che hanno subito importanti ristrutturazioni, specialmente quelli migliorati grazie al Superbonus. Pannelli fotovoltaici, cappotti termici, nuovi infissi: tutte migliorie che, secondo il Testo Unico dell’Edilizia, possono far lievitare il valore catastale di almeno il 15%.
L’effetto domino è chiaro: aumentano le rendite, aumentano le tasse. L’Agenzia delle Entrate incrocerà i dati relativi agli interventi effettuati con il Superbonus e invierà lettere di compliance a chi non ha ancora adeguato la rendita catastale. Per chi ha investito nella propria abitazione, il rischio è quello di trovarsi con imposte ben più alte, senza possibilità di appello. Ma quando accadrà tutto questo?
Cosa cambia per il futuro del catasto
Il Superbonus, pur avendo stimolato l’economia e migliorato l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano, ha comportato un enorme esborso per le casse dello Stato. Ora il governo cerca di recuperare, e i proprietari che hanno beneficiato delle agevolazioni diventano il bersaglio principale. Già in passato si è vista una stretta fiscale: chi vende un immobile ristrutturato entro dieci anni dalla fine dei lavori deve affrontare una maggiore tassazione. Ora l’aumento delle rendite catastali rappresenta un ulteriore colpo.
La riforma del catasto, annunciata per il 2026, promette di modernizzare il sistema di tassazione immobiliare, adeguando le rendite ai reali valori di mercato. Questo potrebbe portare a una redistribuzione del carico fiscale: chi possiede immobili di pregio potrebbe pagare di più, mentre chi vive in zone svantaggiate potrebbe beneficiare di una riduzione. Tuttavia, già da ora, gli interventi legati alle ristrutturazioni lasciano presagire una stretta che non risparmierà nessuno.