Conto corrente, arriva la nuova tassa Giorgetti: se superi questa cifra ti rovinano | Vai a ritirare immediatamente

Giorgetti e carta di credito

Conto corrente, la tassa Giorgetti - lagazzettadiviareggio.it

Esiste un limite ben preciso di denaro che se depositato sul conto può far scattare la tassa obbligatoria: perché conviene ritirarli o spostarli altrove.

Quando si parla di conti bancari, il parere dei cittadini è sempre discordante: c’è chi considera i servizi offerti come un valido supporto per mettere da parte il proprio denaro e chi, di conservare su un conto corrente i propri soldi, proprio non ne vuole sapere.

Tuttavia, è il governo stesso a spingere il cittadino ad utilizzare le banche; questo per tenere sotto controllo le finanze ed avere un quadro più chiaro di chi potrebbe evadere il fisco. Un discorso complesso, insomma, ma ad alimentare il malcontento dei cittadini verso gli istituti bancari è sicuramente un luogo comune che cita il fatto che le banche si appropriano di una buona parte del denaro.

Anche in questo caso il meccanismo è complesso, ma non possiamo negare che esistano delle tasse che vengono applicate al correntista, dove la quota viene sottratta proprio dal conto dell’interessato.

Perché le banche sottraggono soldi ai correntisti

In primo luogo è corretto precisare che le banche sottraggono soldi ai correntisti non solo per motivi legati alla gestione dei conti, ma anche per cercare di ammortizzare i costi che esse stesse sostengono. E una delle principali ragioni è il tasso d’inflazione.

Con l’aumento dei prezzi e la conseguente perdita di valore della moneta, le banche si vedono costrette a ricorrere a commissioni e altre forme di prelievo per far fronte all’erosione dei propri guadagni. Non solo: il costo della gestione dei conti, dei servizi di assistenza e della sicurezza digitale spinge le istituzioni bancarie a coprire le proprie spese, spesso mettendo mano ai risparmi di chi ha soldi fermi in giacenza.

Un meccanismo che non fa altro che aumentare la frustrazione dei correntisti, che si vedono sottrarre denaro a fronte di un servizio che, a volte, sembra più un obbligo che un beneficio. Una tassa in particolare sta facendo parlare di sé.

Illustrazione di una persona che scappa dalle tasse
Banche e tasse – lagazzettadiviareggio.it

Quando si applica la tassa bancaria e a quanto ammonta

Una delle pratiche più dibattute riguarda l’imposta sui conti con un saldo superiore a una certa soglia. In Italia, se il saldo del proprio conto corrente supera i 5.000€, le banche sono obbligate ad applicare una tassa annuale di circa 32€. Quest’ultima viene trattenuta direttamente dal conto.

Per capire meglio, è importante sottolineare che non basta semplicemente inserire questa cifra sul proprio conto. Per far scattare la tassa: i 5.000€ devono rimanere in giacenza, ossia devono essere presenti in modo continuativo sul conto per almeno un anno. Se la somma non viene mantenuta stabilmente dal correntista, non si attiverà il prelievo. Un’ulteriore motivazione per considerare altre soluzioni per evitare inutili detrazioni.

Un’alternativa che molti stanno cominciando a prendere in considerazione è quella di investire in buoni fruttiferi. Questi strumenti offrono una soluzione sicura per parcheggiare i propri risparmi, evitando le imposte sui conti correnti e garantendo, per giunta, una certa remunerazione.