Lucchese: aggredito con schiaffi con testate un calciatore dopo la sconfitta con la Spal
Nuovo episodio di violenza dopo una partita di calcio. Aggredito con schiaffi e testate un calciatore dopo la sconfitta.
La violenza negli stadi e nel mondo dello sport continua a macchinare il panorama calcistico italiano. Nonostante i numerosi appelli e le misure di prevenzione, gli episodi di intolleranza e violenza continuano ad essere una triste realtà.
Tutto questo alimenta un clima di tensione che si riflette anche al di fuori dei campi da gioco. In questo contesto si inserisce un nuovo episodio avvenuto nel lucchese.
Un calciatore è stato infatti aggredito con schiaffi e testate dopo la sconfitta contro la Spal. Vediamo che cosa è successo è perché si è arrivati ad un episodio di violenza così acclarato.
L’aggressione al calciatore
I fatti sono avvenuti nella notte successiva alla partita disputata tra Lucchese e Spal il 10 gennaio. A seguito della sconfitta da parte dei padroni di casa, alcuni tifosi hanno deciso di manifestare il proprio dissenso nei confronti della squadra, fino ad arrivare ad un vero e proprio episodio di violenza.
Erano le prime ore del mattino, quando in un locale di Borgo Giannotti, un calciatore della Lucchese è stato avvicinato da tre tifosi. Questi lo hanno dunque accusato di scarso attaccamento alla maglia, oltre ad una scarsa dedizione alla sua squadra. A quel punto le minacce si sono trasformate in una vera e propria aggressione, con schiaffi e persino una testata che ha provocato al giocatore una ferita al sopracciglio. La prognosi è di alcuni giorni.
I provvedimenti dopo l’aggressione
Grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine, è stato possibile identificare i tre aggressori in maniera piuttosto rapida. Il responsabile è un 40enne, autore della testata e già noto per reati legati al mondo dello stadio. Identificati anche due giovani di 27 anni, ritenuti responsabili di aver tirato degli schiaffi e rivolto minacce ad un giocatore.
Per loro il questore di Lucca ha disposto tre Daspo: otto anni per il 40enne, il quale era già destinatario di due provvedimenti simili e cinque anni per gli altri due. Nell’indagine è stato evidenziato un crescente clima di tensione tra la tifoseria e la squadra, con annessi episodi di contestazione e violenza.