Tari, da ora va con la patente: se hai questo codice non la paghi | Addio definitivo alla tassa più odiata
L’esenzione dalla tassa sui rifiuti diventa realtà: tutto quello che c’è da sapere per evitare di pagare l’imposta sulla spazzatura compilando l’apposita richiesta e presentando i requisiti necessari.
La Tassa sui Rifiuti, meglio conosciuta con l’acronimo di TARI, rientra tra le imposte più detestate dagli italiani, ma per una particolare categoria di cittadini arriva una novità importante.
In molti comuni sono previste agevolazioni che permettono di ridurre o eliminare del tutto il pagamento di questa imposta: l’obiettivo è quello di aiutare una fascia di popolazione particolarmente colpita dal caro vita.
Queste esenzioni si basano principalmente su parametri che restituiscono una precisa fotografia delle condizioni economiche del cittadino, come l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e le condizioni familiari.
Chi soddisfa i requisiti richiesti può dire addio a una delle tasse più gravose: basterà presentare l’apposita domanda presso l’ufficio tributi del proprio comune per non pagare più la TARI.
Chi è esentato dal pagamento della TARI
Tra i criteri più comuni per accedere all’esenzione TARI troviamo l’età e il reddito. Di solito l’agevolazione è concessa a chi ha compiuto almeno 65 anni e dispone di un ISEE compreso tra 6.000 e 9.000 euro. Ma bisogna prestare molta attenzione alle leggi sul territorio in cui si abita perché i regolamenti possono variare in base al comune di residenza.
Per molte amministrazioni anche la composizione familiare gioca un ruolo cruciale: l’esenzione è spesso riservata ai nuclei composti interamente da over 65 o da persone invalide al 100%. Alcuni comuni prevedono ulteriori agevolazioni per situazioni di disagio sociale o fisico.
Come presentare la richiesta di esenzione per la tassa sui rifiuti
La richiesta di esenzione deve essere rinnovata annualmente e richiede la compilazione di un modulo disponibile presso gli uffici comunali o scaricabile online. Alla richiesta è necessario allegare un’attestazione ISEE in corso di validità e, in alcuni casi, altri documenti aggiuntivi che attestino lo stato di invalidità o altre condizioni specifiche.
Le scadenze per la presentazione della domanda variano a seconda del comune: è sempre consigliabile informarsi per tempo presso l’ufficio tributi locale. Dal momento in cui si presenta la richiesta i tempi di risposta sembrano essere piuttosto rapidi: secondo i dati raccolti l’approvazione viene consegnata entro circa 30 giorni. La scelta di escludere dal pagamento di questa gravosa tassa gli anziani rientra nella serie di provvedimenti atti a tutelare le fasce economicamente più deboli della popolazione italiana: i pensionati, in particolar modo, faticano spesso a mettere insieme le cifre necessarie per pagare queste imposte.