Patente, da ora te la levano se hai questo problema: la stanno togliendo a migliaia di persone | Coinvolti anche i giovani

Patente di guida tagliata, ritiro

Patente di guida, i nuovi limiti - lagazzettadiviareggio.it

I conducenti che presentano questo problema di salute sono costretti ad abbandonare la guida: cosa dice la nuova legge.

La patente è vista da molti come un documento indispensabile, perché non permette solo di mettersi alla guida di un veicolo, ma anche di raggiungere l’indipendenza necessaria per condurre una vita più equilibrata. Basti pensare a chi utilizza l’auto per lavoro, dove gli spostamento sono lunghi e il tempo richiesto è tanto, ma anche chi dell’auto ne fa uno strumenti necessario per spostarsi da luoghi fuori città in cui abita.

Poi ci sono coloro che hanno scelto di non averla o comunque utilizzano sporadicamente il proprio mezzo. Il paradosso? C’è chi la vorrebbe ma non può prenderla a causa di condizioni incompatibili con la guida su strada. Non si tratta necessariamente di disabilità gravose, ma problemi di salute che, secondo la legge, vanno ad interferire con un mezzo.

Oggi tratteremo di una condizione di cui si parla poco, ma che la sua comparsa può gravare significativamente sulla possibilità di guidare un qualsiasi mezzo di trasporto.

Quando un problema di salute mette a rischio la tua patente

Non importa quanti anni di esperienza si possono avere alla guida, i rinnovi del documento richiedono iter ben precisi. Ovviamente, più si è avanti con l’età e più frequente sarà il richiamo, ma cosa succede se emerge un problema di salute?

Secondo l’articolo 119 del Codice della Strada, “non può ottenere la patente di guida o l’autorizzazione ad esercitarsi alla guida (foglio rosa) chi è affetto da malattia fisica o psichica, anatomica o funzionale, tale da impedire di condurre con sicurezza veicoli a motore”.

A stabilire la gravità della malattia è la Commissione medica in base alle circostanze. In questo caso specifico parliamo dei problemi cardiaci, quelli che di punto in bianco possono presentarsi nella vita di ogni individuo. Qui la situazione potrebbe diventare complessa.

Patente di guida
Patente di guida e problemi cardiovascolari – lagazzettadiviareggio.it

Malattie cardiovascolari: quando mettono aa rischio la patente

Tra le condizioni che possono interferire con la guida c’è l’impianto di defibrillazione cardiovascolare, un dispositivo salvavita per chi soffre di aritmie ventricolari gravi. Il problema? Questo strumento, pur essendo fondamentale per prevenire episodi fatali, rappresenta un rischio potenziale alla guida.

La legge prevede la sospensione o la revoca della patente in base al tipo di dispositivo e alla gravità del quadro clinico. Ad esempio, chi ha un ICD per prevenzione primaria, senza mai aver avuto un episodio cardiaco, potrebbe ottenere una sospensione temporanea. Diverso è il caso di chi ha già subito un arresto cardiaco o episodi di fibrillazione ventricolare: in queste situazioni la revoca può diventare definitiva.

Per i lavoratori che utilizzano veicoli, come autotrasportatori o rappresentanti, l’impatto è devastante: senza patente, molti vedono sfumare la possibilità di continuare la propria attività professionale. Tuttavia, è corretto precisare che in questo caso non si tratta del divieto di guida: la patente resta, ma viene tolta la possibilità di guidare per lavoro, almeno in molte circostanze.

Secondo il Codice della Strada e le normative correlate, chi ha patologie cardiovascolari che comportano rischi significativi (come aritmie gravi o episodi di perdita di coscienza) non può ottenere o mantenere patenti di categoria C, D ed E, necessarie per condurre mezzi pesanti o trasporto pubblico.