Poste Italiane, saluta per sempre le raccomandate: ora per ritirarle è un’odissea | Ecco cosa devi fare

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Addio raccomandate di Poste Italiane - lagazzettadivireggio.it

Tra non molto, raccomandate e bollettini postali potrebbero diventare solo un ricordo: i servizi destinati a passare a privati o allo Stato.

Le raccomandate sono da sempre un pilastro del servizio postale, utilizzate per inviare documenti ufficiali, notifiche legali e contratti. Un metodo sicuro, che ha accompagnato milioni di invii, dalle comunicazioni formali ai pacchi urgenti.

Accanto alle raccomandate, i bollettini postali sono sempre stati il mezzo preferito per pagare tasse, bollette e multe. Semplici e diretti, li usano soprattutto coloro che non sono ancora pronti a fare il salto verso il digitale.

A tal proposito, Poste Italiane ha introdotto versioni digitali di entrambi i servizi. Raccomandate online e pagamenti tramite app e home banking hanno reso tutto più rapido e moderno. Ma, nonostante l’adattamento alle nuove tecnologie e la capacità di stare al passo con i tempi, sembra che presto dovremo dire addio a questi servizi, almeno per quanto riguarda Poste Italiane.

Poste Italiane e l’addio alle raccomandate

Poste Italiane potrebbe presto dire addio a raccomandate e bollettini, simboli storici del suo servizio. L’amministratore delegato, Matteo Del Fante, ha dichiarato che il contratto di concessione per il servizio universale non sarà rinnovato oltre il 2026. Una scelta che arriva in un momento di forte trasformazione per l’azienda, dove i costi del servizio sembrano ormai superare i benefici.

Negli ultimi anni, le raccomandate e i bollettini sono stati costantemente meno utilizzati, a fronte di una crescente digitalizzazione dei servizi. Se fino a pochi anni fa rappresentavano l’unico strumento per comunicazioni ufficiali e pagamenti, oggi molte persone hanno adottato le alternative online, come le raccomandate digitali e i pagamenti tramite app. Poste Italiane, che per decenni ha avuto il monopolio di queste operazioni, si trova ora ad affrontare una realtà in cui il mercato privato offre soluzioni più veloci e convenienti.

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Poste Italiane e il futuro delle raccomandate – lagazzettadiviareggio.it

La fine di un’era per Poste Italiane

Il declino del settore della corrispondenza non è solo una questione di numeri. È il riflesso di un cambiamento più ampio, dove l’economia digitale sta ridisegnando le modalità di interazione tra aziende e cittadini. Nel 2023, nonostante l’azienda abbia registrato ricavi in crescita e un utile netto di 1,9 miliardi, il settore della corrispondenza è sceso drasticamente, ora rappresentando meno del 10% dell’attività complessiva di Poste Italiane.

In questo scenario, l’azienda ha deciso di abbandonare il ruolo di fornitore universale. Un passo che implica un ripensamento del servizio, con gli utenti chiamati a orientarsi verso soluzioni più moderne e, forse, più convenienti. Il governo o i privati potrebbero essere i nuovi protagonisti e offrire alternative per garantire la consegna sicura dei documenti o il pagamento di tributi, ma sarà un cambiamento che avverrà gradualmente, con il rischio di lasciare indietro chi è meno incline ad abbracciare il digitale.

La decisione di non rinnovare il contratto del servizio universale segna la fine di un’era. Tuttavia, la transizione potrebbe non essere così semplice. Resta da vedere come si evolveranno i servizi, ma una cosa è certa: la posta tradizionale, così come l’abbiamo conosciuta, sta cambiando.