Nuovo Codice della Strada, questi farmaci da ora non puoi più prenderli: sequestro della patente immediato | Ci sono anche farmaci da banco
Quali sono i farmaci che potrebbero risultare durante un test anti droga secondo il nuovo Codice della Strada? Facciamo chiarezza.
Chi non crede alla frase che cita ‘le parole hanno un peso’, dopo l’ultima modifica al Codice della Strada può davvero ricredersi. Il 14 dicembre è entrato in vigore una modifica importante, che ha alzato non poche polemiche. La novità riguarda soprattutto l’abolizione del concetto di “stato di alterazione psicofisica” nei test antidroga. Tradotto: da ora chiunque, anche senza sembrare alterato, può essere fermato per un test salivare.
E il problema non è solo nei casi in cui si è sotto effetto di sostanze, ma anche nei medicinali. Il rischio? “Chiunque guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1.500 ad euro 6.000 e l’arresto da sei mesi ad un anno”. Nel momento in cui il reato viene accertato, ne segue la sospensione della patente da uno a due anni.
Che i farmaci provocassero già dapprima falsi positivi, non è una novità, ma Fanpage.it, già da ottobre 2024, ci aveva messo in guardia su quanto una semplice frase possa fare la differenza. Il problema è che adesso è molto più semplice effettuare un test, poiché non vi è più il limite dello sotto di alterazione.
I farmaci che ingannano il test salivare
Ecco un elenco dei farmaci più comuni che potrebbero dare problemi nei test:
- Antidepressivi: come il citalopram o la fluoxetina, possono alterare il test per le anfetamine.
- Antinfiammatori: farmaci come l’ibuprofene o il diclofenac, presi per dolori o infiammazioni, possono risultare positivi.
- Farmaci per il raffreddore: contenenti pseudoefedrina, un comune decongestionante che può ingannare i test salivari.
- Antipsicotici: come la quetiapina, che viene scambiata per anfetamine nei test salivari.
Ma come difendersi? La verità è che i test salivari non sono perfetti. Possono dare falsi positivi, soprattutto quando si tratta di tracce residue che non compromettono la capacità di guida. E se un test salivare risulta positivo, è necessario un test di conferma. Ma anche qui ci sono dei tempi da rispettare, e non sempre si riesce ad avere una risposta immediata. In alcuni casi, le sostanze possono restare nel corpo per settimane, come nel caso della cannabis, che può essere rilevata nella saliva anche dopo un mese. Facciamo chiarezza a tal proposito.
Codice della Strada: assunzione di farmaci con e senza prescrizione
La cosa che colpisce di più è come questa legge non sembra tenere conto di chi fa uso di farmaci legittimi. Pensiamo a chi usa medicinali a base di cannabis per il dolore cronico o altre malattie. A tal proposito, la Federazione italiana delle operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze, ha precisato a Fanpage che “i tempi di permanenza delle sostanze stupefacenti nella saliva per la cocaina e oppiacei è stata anche di 96 ore per i casi di THC si è riscontrato anche dopo 48 ore dal consumo”.
E chi non può avere una ricetta medica e vuole solamente assumere un antinfiammatorio da banco? Qui potrebbero sorgere complicanze. Siamo certi che qualche modifica a breve verrà fatta ma, al momento, l’unica cosa che ci resta da fare è quella di affidarci al nostro dottore o farmacista per avere maggior chiarezza su ciò che viene assunto prima della guida.