Non puoi più prestare la macchina a parenti e familiari: serve la delega per circolare | Divieto assoluto

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Non puoi più prestare la macchina a parenti e familiari - lagazzettadiviareggio.it

Chi guida l’auto di un altro, anche se familiare, senza apposita documentazione, rischia una sanzione ingente, e non solo.

Quante volte ci sarà capitato di guidare un’auto non nostra, che sia di un amico che di un familiare? Ecco, per quanto sia sempre stata una mossa comune e priva di conseguenze, ora la legge potrebbe essere più severa a questo tipo di comportamento.

Come sappiamo, il nuovo Codice della Strada entrato in vigore dal 14 dicembre prevede sanzioni importanti e poca tollerabilità ai trasgressori. E sempre a partire da questo mese, sono stati intensificati i controlli stradali in tutta Italia. Le forze dell’ordine hanno infatti avviato una serie di operazioni mirate a garantire il rispetto delle nuove normative e a incrementare la sicurezza sulle strade.

Ad esempio, a Roma, la Polizia Locale ha registrato oltre 1.000 violazioni nel weekend successivo all’entrata in vigore del nuovo codice, con denunce per documenti falsi e numerosi controlli nei quartieri della movida. Insomma, non sembra esserci più spazio per lo sgarro, ma la cosa che lascia basiti i tanti sono le conseguenze nel caso si venisse sorpresi alla guida di un auto non nostra, anche fosse del proprio genitore.

Quando non si può guidare l’auto di un familiare e a cosa si va incontro

Partiamo dal presupposto che non si commette alcun reato nel guidare l’auto di altri, dall’amico al familiare, a patto che l’altro ne sia a conoscenza e conceda volontariamente il mezzo. Tuttavia, la legge non è altrettanto permissiva in tal senso, o meglio, mette dei limiti ben precisi.

Si può guidare un auto non intestata a patto che la guida non superi 30 giorni. Questo discorso vale anche per i parenti non conviventi (es. un figlio che non abita con il padre possessore dell’auto).

E qui sorge spontanea la domanda: come fanno le forze dell’ordine a sapere che stiamo guidando l’auto per più di un mese? Anche qui la legge è un po’ controversa. Sebbene si parli di un mese, questo scatta dal momento in cui la persona che non possiede l’auto viene fermata durante un posto di blocco o incidente e vengono annotati i dati senza alcuna conseguenza.

Nel caso in cui si venga fermati un mese dopo, con lo stesso veicolo, si rischiano sanzioni amministrative che variano da un minimo di 728€ a un massimo di 3.636€, oltre al possibile ritiro della carta di circolazione. Per fortuna, esiste un modo legale per evitare tutto questo.

Polizia locale posto di blocco
Come evitare sanzioni e guidare l’auto di un’altra persona – lagazzettadiviareggio.it

Come ottenere la certificazione di guida per un veicolo non proprio

Per evitare tali sanzioni quando si guida spesso l’auto di un’altra persona, è necessario formalizzare il prestito del veicolo attraverso un contratto di comodato con firma autenticata e registrarlo presso la Motorizzazione Civile.

Questa procedura garantisce che il conducente temporaneo sia ufficialmente riconosciuto e autorizzato a utilizzare il veicolo per il periodo concordato.

Per registrare un comodato d’uso gratuito di un veicolo presso la motorizzazione Civile, è necessario presentare una domanda utilizzando il modello TT2119, allegando la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del proprietario del veicolo. Il costo, tra imposta di bollo e diritti della motorizzazione si aggira intorno ai 26€.