Deducibilità, arriva la batosta estrema: “Il pagamento deve essere fatto così” | Milioni di euro lasciati a spasso
A partire da gennaio, i pagamenti cambiano e devono seguire un iter ben preciso per essere detratti: cosa fare per non perdere nulla.
Cambiamenti all’orizzonte per milioni di contribuenti, e questa volta la stretta potrebbe farsi sentire come mai prima d’ora. Un semplice errore potrebbe costare caro, tanto da far volare via somme ingenti, lasciando parecchi di noi a bocca aperta. E tutto ruota attorno a un dettaglio importante, ma spesso trascurato: il modo in cui si pagano alcune spese.
Niente più scorciatoie o sviste: il nuovo disegno di Legge di Bilancio 2025, attualmente in esame, introduce regole che rischiano di cambiare radicalmente la gestione delle nostre note spese.
Ma cosa c’è di così rivoluzionario? È bene non farsi trovare impreparati, perché il cambiamento potrebbe scattare già dal prossimo gennaio e portare non solo alla perdita di denaro spettante, ma anche di trovarsi recapitate delle sanzioni importanti.
Come devono essere fatti i pagamenti per essere deducibili nel 2025
Il cambiamento in arrivo potrebbe sembrare solo un piccolo dettaglio, ma ha il potenziale di stravolgere la gestione delle spese di moltissimi lavoratori, soprattutto quelle legate alle trasferte. Dal 1° gennaio 2025, infatti, il disegno di Legge di Bilancio introduce nuove regole sulla deducibilità che riguardano tanto i lavoratori dipendenti quanto gli autonomi.
Un dettaglio che rischia di passare inosservato, ma che potrebbe compromettere la deducibilità di queste spese se non rispettato: la tracciabilità del pagamento di spese come dei costi affrontati durante l’anno.
La nuova regola: solo tracciabilità per dedurre le spese
Da gennaio non sarà più sufficiente pagare una cena con un semplice contante o un bonifico informale: per poter dedurre queste spese, dovranno essere effettuate tramite mezzi di pagamento tracciabili. Questo significa che pagamenti come quelli tramite carte di credito, bonifici bancari o strumenti simili saranno l’unica via percorribile per beneficiare della deduzione fiscale.
La modifica non riguarda solo la possibilità di identificare i costi e stabilire la quota deducibile, ma introduce l’obbligo di tracciabilità come condizione imprescindibile per applicare la deduzione. Questo intervento si inserisce all’interno di un aggiornamento del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, che interessa vari articoli, tra cui quelli che disciplinano le deduzioni per i lavoratori dipendenti e autonomi. La novità riguarda la gestione dei costi legati a vitto, alloggio, trasporti e viaggi, che non potranno più essere dedotti se pagati in contante.
Un cambiamento, questo, che potrebbe sembrare di poco conto, ma che ha un impatto concreto: per chi non farà attenzione, rischia di perdere la possibilità di dedurre costi importanti e di vedersi inflitte sanzioni.
In altre parole, la legge spinge verso una maggiore trasparenza, ma impone una condizione: chi vuole sfruttare la deducibilità, dovrà fare i conti con una gestione più attenta e scrupolosa dei pagamenti. E questo non riguarda solo i rimborsi delle trasferte aziendali, ma anche le spese di rappresentanza o quelle legate ad attività professionali, tutte da considerare con maggiore attenzione a partire dal prossimo gennaio.