Figli a scuola, il Governo ti da 1.500€ solo se li iscrivi qui: soldi per i genitori ma scontro con i figli
Se vuoi avere un bonus per i figli a scuola, devi iscriverli per forza qui: ragazzi in protesta, non vogliono andare.
Chi ha dei figli in età scolastica sa bene che ci sono tante spese da affrontare: tra libri, quaderni e altri strumenti, si spendono tanti soldi al mese.
Per fortuna il Governo ha deciso di dare degli aiuti a chi ha difficoltà a sostenere l’istruzione dei propri figli. C’è però una condizione importantissima: i ragazzi devono andare in una scuola specifica.
I genitori stanno valutando questa opzione perché gli consentirebbe di accedere a un bonus sostanzioso, ma i ragazzi non la vedono allo stesso modo: loro non vogliono cambiare scuola.
Questo bonus sta dividendo le famiglie ed è difficile prevedere come andrà a finire. Quanti sacrifici bisogna fare per soldi!
Genitori contro figli
Un bonus economico fa gola a tutti, inutile dirlo: chi non vorrebbe dei soldi in più sul conto corrente per affrontare con più tranquillità le spese? Spesso però ci sono dei requisiti stringenti, soprattutto come nel caso di questo bonus per la scuola che sta dividendo le famiglie. Infatti per accedervi i ragazzi dovrebbero cambiare scuola; se ai genitori questo interessa il giusto, i giovani invece si oppongono strenuamente perché non vogliono salutare i propri amici e compagni di classe.
Ci sono comunque state molte critiche anche da parte di alcuni genitori che non vogliono accollarsi un cambio scuola a metà del percorso del proprio figlio. Dover andare in un altro istituto, magari più lontano da casa e scomodo da raggiungere, è un peso anche per i genitori. Il bonus da 1.500 euro però è molto allettante e c’è chi sta pensando seriamente di fare uno sforzo e cambiare scuola.
Bonus solo se vai in questa scuola
Ma cosa implica il bonus quindi? I requisiti non coinvolgono solo l’ISEE, come al solito, che in questo caso deve essere inferiore a 40.000 euro per nucleo famigliare, ma anche la scuola dove si sceglie di andare. Il governo offre il bonus a chi ha i figli che frequentano scuole paritarie, cioè realtà private. Molti si sono chiesti il senso di questo bonus, visto che chi frequenta una scuola privata spende già parecchi soldi per la retta; ci si chiede quindi perché aiutare chi ha già le possibilità di frequentare scuole private.
C’è poi chi sostiene che questo fondo si sarebbe potuto usare per aiutare invece gli istituti pubblici a offrire un’istruzione migliore ai ragazzi. Insomma, il bonus, oltre a star dividendo le famiglie, ha creato tanti dibattiti. Vale davvero la pena scegliere un istituto paritario per accedere al bonus? La cifra è allettante, ma bisogna considerare tutti i pro e contro.