Truffa telefonica, non rispondere mai a questi prefissi: ti portano via tutto | Basta uno squillo in più
Occhio alle chiamate sospette: ecco i prefissi da evitare per non cadere vittima di truffe telefoniche.
Le truffe telefoniche stanno diventando sempre più diffuse e sofisticate, e una delle più recenti minacce si nasconde dietro una chiamata apparentemente innocua da numeri con prefissi sospetti.
È sufficiente rispondere o richiamare per essere vittime di una truffa che può prosciugare il credito telefonico, sottrarre dati personali o addirittura svuotare il conto corrente.
Vediamo quali sono i prefissi pericolosi, come riconoscere le truffe e quali accorgimenti prendere per proteggersi. La tecnica usata da questi truffatori è semplice ma molto efficace.
Alcuni prefissi sono particolarmente usati dai truffatori, e vanno evitati a meno che tu non stia aspettando una chiamata, ma le truffe telefoniche sono una minaccia reale e sempre più comune.
Truffe telefoniche: attenzione a questa truffa
Le truffe telefoniche continuano a mietere vittime in tutto il mondo, e una delle più insidiose e diffuse è la cosiddetta “truffa del Wangiri.” Il termine “Wangiri” viene dal giapponese e significa “uno squillo e giù”: una definizione che riassume perfettamente il modus operandi di questa truffa. I truffatori effettuano una breve chiamata da un numero sconosciuto, spesso con prefissi internazionali, con l’obiettivo di incuriosire la vittima e indurla a richiamare. La trappola scatta nel momento in cui si richiama il numero: la vittima, inconsapevole, attiva costosi servizi a pagamento e rischia di trovarsi con un addebito inatteso sulla bolletta telefonica.
Il meccanismo della truffa del Wangiri è semplice e allo stesso tempo molto subdolo. La vittima riceve uno squillo breve da un numero sconosciuto, spesso proveniente da prefissi internazionali insoliti come quelli di paesi lontani, tra cui Gran Bretagna, Francia, Cuba, Moldavia, Kosovo e Tunisia. Essendo una chiamata rapida e senza risposta, può destare curiosità o preoccupazione, spingendo la vittima a richiamare, magari immaginando un possibile contatto urgente o qualcuno che ha sbagliato numero. Quando la vittima richiama, in realtà, si connette a servizi a pagamento con tariffe elevatissime. In alcuni casi, il costo viene addebitato al minuto, e la chiamata potrebbe prolungarsi a causa di messaggi automatici che cercano di trattenere l’utente al telefono il più possibile.
Come difendersi dalla truffa
Fortunatamente, esistono vari accorgimenti per proteggersi da queste truffe e non cadere nella trappola dei truffatori telefonici. La prima regola è non rispondere alla curiosità. Se ricevete una chiamata da un numero che non conoscete, specialmente se ha un prefisso internazionale sospetto, è meglio ignorarla. In caso di reale necessità, chi ha bisogno di contattarvi insisterà o lascerà un messaggio. Esistono, poi, numerose applicazioni di sicurezza disponibili per smartphone che aiutano a identificare e bloccare numeri noti per truffe o chiamate spam. Tra le app più popolari troviamo Truecaller, Hiya e Dovrei Rispondere?, che forniscono informazioni sui numeri chiamanti e possono filtrare chiamate sospette.
Inoltre, è possibile segnalare numeri sospetti sia al proprio operatore telefonico sia alle autorità competenti. Segnalare il numero aiuta a creare una banca dati delle truffe, aumentando le possibilità di identificare e bloccare ulteriori tentativi di frode. Per chi non ha contatti frequenti con l’estero, bloccare direttamente le chiamate provenienti da numeri internazionali può essere un metodo preventivo efficace. A fronte del crescente numero di truffe telefoniche, è fondamentale aumentare la consapevolezza pubblica, soprattutto tra le fasce di popolazione più vulnerabili, e ci sono alcune associazioni che lo permettono: in Italia, la campagna nazionale “Più Sicuri Insieme” ha l’obiettivo di sensibilizzare e proteggere gli anziani dalle truffe, anche telefoniche.