TFR a rischio, con la nuova manovra te lo fanno sparire: anni di lavoro andati in fumo | Come riuscire a salvarsi

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Dì addio al tuo TFR: la nuova manovra te lo toglie del tutto. Hai lavorato tutti questi anni per niente, ora non hai più risparmi.

Quando un dipendente smette di lavorare per un’azienda, pubblica o privata, riceve il cosiddetto TFR (Trattamento di Fine Rapporto), ovvero una somma di denaro accumulata negli anni di lavoro.

Si può pensare al TFR come a una specie di pensione che però ci viene data tutta nel momento in cui andiamo in pensione oppure cambiamo lavoro per qualsiasi motivo.

Parliamo di parecchi soldi se si è lavorato per molti anni presso un datore di lavoro. Adesso però il Governo ha deciso che non andrà più ai dipendenti.

Questa mossa ha gettato tutti nel panico e ha fatto arrabbiare i dipendenti. Perché mai non si dovrebbero poter usare i propri soldi? Dove finiscono allora tutti i nostri risparmi?

Cosa succede al termine del rapporto lavorativo

Può capitare a tutti di terminare il rapporto lavorativo dopo anni di “servizio” e i motivi possono essere molteplici: magari si è scelto di cambiare strada, oppure si è trovata un’opportunità interessante altrove, o magari, purtroppo, il datore ha deciso di licenziarci. In ogni caso, quando si smette di lavorare per un’azienda si riceve quella che viene chiamata in modo informale la “buona uscita”, ovvero il TFR.

Presto però i dipendenti potrebbero non ricevere più questi soldi che gli spettano: il Governo ha deciso di dirottare queste somme altrove, lasciando i cittadini a bocca asciutta. Ecco come cambieranno le cose.

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Ti trasferiscono il TFR

Stando all’ultima proposta per la Legge di Bilancio, il Governo sta valutando di rendere obbligatorio il versamento automatico del 25% (minimo) del TFR in un fondo pensione. Questo significa che quei soldi, al momento della fine del rapporto lavorativo, saranno “bloccati” nel fondo pensionistico e non arriveranno al dipendente come funzionava finora. Ovviamente rimangono sempre soldi suoi, ma non potrà accedervi a meno di requisiti particolari previsti dal fondo pensionistico scelto.

I dipendenti possono anche scegliere di aumentare questa percentuale nel tempo. La cosa importante da ricordare però è che quando si viene assunti si hanno 6 mesi di tempo per chiedere che il TFR rimanga in azienda; al contrario, questo verrà depositato nel fondo pensione e non vi si avrà accesso fino a che non si saranno maturati i requisiti richiesti. Informatevi bene se avete intenzione di cambiare lavoro e valutare se è il caso di tenere parte del vostro stipendio a disposizione in azienda oppure in un fondo pensione.