Autostrada in contromano, nessuna sanzione per legge: ecco perché non paghi la multa e tieni la patente | Novità assurda
Contromano in autostrada: una follia al volante senza conseguenze. Scopri la nuova legge che lascia tutti a bocca aperta.
Negli ultimi mesi, il fenomeno degli automobilisti che imboccano le autostrade in senso contrario è in preoccupante aumento. Il numero di incidenti causati da questa pericolosa manovra è in costante crescita, con un impatto devastante sulla vita delle persone coinvolte. Scontri frontali violenti, tamponamenti multipli, feriti gravi e, purtroppo, anche vittime.
Ma cosa spinge un conducente a compiere un gesto così sconsiderato e pericoloso? Le cause possono essere molteplici: disattenzione, stanchezza, distrazione causata dall’uso del cellulare, errori di valutazione, ma anche problemi di orientamento, soprattutto in tratti autostradali particolarmente complessi. A ciò si aggiungono fattori come l’età avanzata, l’uso di sostanze stupefacenti o alcoliche, e condizioni meteorologiche avverse che possono compromettere la visibilità e la capacità di reazione.
Eppure, in questo scenario, è emersa una notizia sconcertante: sembra che, a seguito di una nuova normativa, chi viene sorpreso a percorrere un tratto autostradale contromano non riceva più alcuna sanzione.
Niente multa
Incredibile ma vero, una signora di Como ha preso l’autostrada contromano e, stranamente, ha avuto ragione. Un giudice ha annullato la multa e le altre sanzioni, aprendo un caso che fa discutere. La donna, che lo scorso giugno si è ritrovata a percorrere la Pedemontana nel senso sbagliato, ha evitato un’amara sorpresa grazie a una decisione che lascia tutti a bocca aperta. Per fortuna, la pericolosa manovra della donna si è conclusa senza conseguenze gravi. Dopo qualche centinaio di metri, si è resa conto dell’errore e ha potuto correggere la rotta. Tuttavia, le telecamere di sorveglianza hanno immortalato l’intera scena, consentendo alla Polizia Stradale di intervenire tempestivamente.
Le sanzioni per la 61enne sono state pesanti: oltre alla multa, le è stata revocata la patente e sequestrata l’auto per tre mesi. Ma la storia prende una svolta inaspettata. Il 14 ottobre scorso, il giudice di pace ha accolto il ricorso presentato dalla conducente, sospendendo in via cautelare le sanzioni amministrative comminate. Il magistrato, ritenendo fondate le eccezioni sollevate dal difensore, avvocato Pier Mario Vimercati, ha disposto la sospensione del provvedimento.
Cosa dice la legge
L’avvocato ha basato la propria difesa sull’analisi approfondita dell’articolo 142 del Codice della Strada, in particolare dei commi 6 e 6-bis. Secondo la normativa, le infrazioni devono essere accertate attraverso l’utilizzo di apparecchiature omologate e la segnaletica stradale deve indicare chiaramente la presenza di controlli di velocità.
Secondo la difesa, inoltre, la mancanza di adeguata segnalazione configurerebbe un vizio procedimentale che inficerebbe la validità del verbale. Questa interpretazione giuridica, innovativa nel suo genere, ha indotto il giudice a sospendere le sanzioni in attesa di un ulteriore approfondimento della questione.